“Ricevere la visita del proprio animale domestico in ospedale ha un valore terapeutico importantissimo”, lo dichiara l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.
Con questo preambolo la Regione Lombardia annuncia la notizia attraverso la realizzazione di uno spot finanziato dall’associazione “Amo gli animali”.
Il video girato con la regia di Edoardo Stoppa, protagonista Lavinia, una giovanissima paziente, con la partecipazione di Gabriele Cirilli e la piccola Luna (un border collie), vuole, essere il pretesto per una campagna di sensibilizzazione che volga verso una svolta atta a determinare che anche nelle altre Regioni italiane, si approvi presto un regolamento, che consenta agli animali domestici l’ingresso negli ospedali.
Un segno di civiltà
“E’ un grande segno di civiltà quello della Lombardia – commenta Mauro Cerri, Presidente dell’Associazione – anche in Emilia-Romagna e in Toscana stanno facendo qualcosa, l’obiettivo è fare approvare in tutte le Regioni quello che è stato approvato in Lombardia”.
Per fare entrare i propri animali domestici in ospedale, sarà necessario seguire una attenta disciplina che consiste nel: fare una richiesta scritta, concordare la visita e gli orari anche con i propri compagni di stanza.
Gli animali dovranno essere accompagnati da un conduttore maggiorenne, i cani dovranno essere identificati e iscritti all’anagrafe apposita, essere tenuti al guinzaglio con museruola, mentre gatti e conigli dovranno arrivare nell’apposito trasportino.
Tutti gli animali dovranno essere puliti e spazzolati prima della visita, oltre che essere muniti di documentazione sanitaria.
Qualche esclusione resta
Restano per ragioni igieniche, esclusi alcuni reparti, come terapia intensiva e chirurgia d’urgenza, dove permane il divieto di introdurre animali.
In Lombardia, al momento sono 16 le aziende ospedaliere che hanno adottato il regolamento, tra cui il Niguarda dove è stato girato lo spot, ma si spera che entro la fine dell’anno verrà esteso a tutti i rimanenti 11 ospedali lombardi.
“Con il Regolamento regionale del 13 aprile 2017 abbiamo individuato i criteri per l’accesso di animali d’affezione alle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private accreditate, fornendo una risposta alle richieste di numerosi pazienti. Siamo convinti che consentire ai pazienti di ricevere le visite del proprio animale d’affezione abbia un valore terapeutico ” ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
Attendiamo fiduciosi l’estensione al resto d’Italia.
Alessandra Curreli
© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata