A volte la strada del riscatto è possibile e, dopo un tunnel lungo e buio, si trova una via d’uscita che si considerava impossibile.
E’ quanto è accaduto a Rusty, un sopravvissuto all’uragano Sandy. Come tanti suoi simili, era un randagio che vagava per le strade di New York in cerca di cibo e riparo, ma, un giorno, ha incontrato una famiglia che ha deciso di prendersi cura di lui.
Arrivato a casa, ha trovato quattro bambini pronti a donargli affetto e a giocare con lui, e altri due animali domestici, un gatto e un cane, con i quali ha socializzato subito.
Fine della storia, dunque?
Purtroppo no. Ad un certo punto, Rusty si è ammalato, perdendo la sensibilità alle zampe e alla vescica, e i suoi padroni si sono arresi, sostenendo che non potevano prendersi più cura di lui. E’ arrivato così al rifugio Manhattan Animal Control Center, talmente affollato che il povero cane è stato messo nella lista per essere soppresso. I volontari, infatti, ritenevano impensabile un’adozione. Chi avrebbe mai voluto portare con sé un animale bisognoso di attenzioni e di continue cure?
Ma una seconda chance è arrivata da parte dei volontari dell’ Odie’s Place Animal Rescue, dove Rusty ha incontrato Brian Harrington, uno di loro, che è stato in grado di trovargli una famiglia pronta ad accoglierlo a braccia aperte: “Rusty ha superato l’inferno. Ha sofferto profondamente per troppo tempo. Ma adesso sta vivendo con serenità la sua seconda vita, con la felicità che merita. Ha una madre adottiva che è fantastica – prosegue – e che ha già avuto esperienze in passato con cani simili a lui, che per camminare avevano bisogno dell’aiuto del carrellino. L’inferno ora è passato, e quello che è successo a Rusty è un piccolo miracolo”.
Vera MORETTI
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