Un progetto inusuale ma molto utile, quello di Fuori dalle gabbie, che ha visto come protagonisti i detenuti del carcere Uta, a Cagliari, e alcuni cani.
Attraverso i quattro incontri di Fuori dalle gabbie avvenuti proprio in carcere, le persone interessate ad interagire con i cani hanno partecipato a lezioni di addestramento base, sia teoriche sia pratiche, per imparare ad accudire gli amici quattrozampe e a occuparsi di loro in maniera efficace.
Fuori dalle gabbie non è stato solo un diversivo nella routine spesso piatta e grigia della prigione, ma un momento di aggregazione e di specializzazione, che potrebbe portare ad uno sbocco lavorativo per i detenuti una volta scontata la pena.
Si sa, infatti, che la vita di un ex detenuto non è certo rose e fiori e, anche quando si desidera rifarsi un’esistenza onestamente, non sempre ci si riesce. E senza un’occupazione è sicuramente ancora più difficile.
Per questo, il progetto proposto all’interno del carcere Uta è molto importante perché, come hanno confermato gli educatori cinofili presenti, i detenuti potrebbero, usciti di prigione, mettere in pratica ciò che hanno imparato e, magari, lavorare all’interno di un canile.
Vera MORETTI
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