Molti sanno che avere un cane o un animale domestico aiuta psicologicamente e spesso è una vera e propria terapia, specialmente se ci si sente soli o semplicemente se si è un po’ giù di morale.
Ci sono Paesi nei quali i responsabili di alcune strutture sanitarie hanno pensato a quanto il sostegno del cane può aiutare i padroni temporaneamente ricoverati in ospedale e hanno fatto in modo di aprire le porte delle cliniche alla dog therapy, così che Fido possa far visita ai padroni per la felicità di entrambi.
Negli Stati Uniti o anche in Gran Bretagna, alcune aziende ospedaliere consentono di farlo e, da qualche anno, anche l’Italia si è mossa in questo senso. A Prato, per esempio, alcune case di cura consentono di fare entrare i cani nelle stanze dei loro padroni o meglio, fare stare il più possibile le persone affette per esempio di Alzheimer, in loro compagnia.
In generale, però, la dog therapy è utile tanto per le persone malate, quanto per le persone sole o anziane. Le vicissitudini della vita, come la perdita di una persona cara o la lontananza dagli affetti comportano, nel soggetto anziano, la predisposizione alla depressione, allo sconforto e alla mancanza di fiducia verso gli altri. Una condizione che porta alla perdita di interesse e alla chiusura dei rapporti con il prossimo, generando solitudine e spesso anche malessere fisico. In questi casi la dog therapy è un’ancora di salvezza. Grazie a questa terapia, introdotta nelle case di riposo, gli anziani possono trovare nel cane un amico non solo per far loro compagnia ma un motivo per tornare a sorridere e ritrovare il buonumore.
Miglioramenti graduali ma concreti con la dog therapy
A confermare i buoni risultati della dog therapy è la Casa di Riposo Villa Serena di Torino, che ha inserito questa attività allo scopo di migliorare le capacità comunicative, di socializzazione e relazione del paziente. I miglioramenti degli anziani, anche a livello psico-fisico, cognitivo ed emotivo, sono la testimonianza che la partecipazione attiva dell’animale è fondamentale nel progetto di recupero. Il contatto con gli animali ha permesso di accertare negli anni ulteriori benefici, tra cui anche la diminuzione della pressione arteriosa e il rallentamento del battito cardiaco. Questa terapia viene praticata a fianco di altre attività come la musicoterapia, l’animazione e altre attività ricreative.
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