La regione Sardegna rivolgendosi alle associazioni di volontari, interviene nella lotta al randagismo stanziando contributi per sostenere le campagne di sterilizzazione di femmine di cane.
L’importo stabilito è di 200mila euro, messe disposizione dell’assessorato della Sanità dall’ultima finanziaria regionale. I destinatari di tale iniziativa sono rappresentati da tutte quelle associazioni di volontariato attive, senza scopo di lucro, nella lotta al randagismo e controllo delle nascite degli animali di affezione in Sardegna.
Il randagismo è un fenomeno ancora molto diffuso nel nostro Paese, di cui si ignorano le esatte dimensioni. Un fenomeno che dai dati LAV, relativi agli anni 2014 e 2015, è in apparente flessione ma con delle discrepanze tra nord e centro-sud, dove il numero dei cani detenuti nei canili è ancora molto alto.
Il contributo è stato messo a disposizione dell’assessorato della Sanità dall’ultima finanziaria regionale. A tale bando, da 200mila euro pubblicato dall’Ats – l’Azienda per la tutela della salute – potranno partecipare quelle associazioni di volontariato iscritte, entro il 2016, nel registro generale del volontariato nel Settore ambiente, Sezione tutela degli animali da affezione. Associazioni impegnate nella lotta al randagismo mediante campagne di sterilizzazione di cani padronali sul territorio sardo.
A ciascuna associazione che vincerà il bando potranno essere erogati fino ad un massimo di 5mila euro di contributo, mediante la così detta “procedura di sportello”, ovvero nell’ordine cronologico di arrivo delle domande. Sino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione.
Le domande presentate saranno valutate nell’ambito dei requisiti soddisfatti, nell’operazione di verifica si porrà l’accento sia sul rispetto delle modalità di presentazione che del possesso dei requisiti specifici dell’associazione concorrente al bando.
I contributi stabiliti dal bando sono rivolti alle femmine di cane, in possesso a cittadini privati che si trovano in una situazione economica
Rosanna Capano
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