Con “cani molecolari” si intendono segugi con un potere olfattivo talmente sensibile da renderli in grado di seguire una pista umana anche dopo diverso tempo dal passaggio del soggetto sul luogo di ricerca.
Hanno un naso che è in grado di percepire e discriminare anche le più piccole particelle odorose e la particolare capacità di mantenere in memoria le tracce individuate. Nemmeno l’acqua li porta fuori pista e capiscono quando in una zona è inutile cercare.
Tale competenza che parte da una capacità innata del cane è chiaramente sviluppata mediante uno speciale addestramento per renderla fruibile dalle unità cinofile di ricerca.
Il cane per natura è sensibile agli odori, l’olfatto è il suo organo di senso principe, una volta all’interno del tartufo – il naso del cane – l’aria viene analizzata da 300 milioni di recettori olfattivi, di questi recettori l’uomo ne possiede solo 6 milioni e la nostra corteccia olfattiva occupa solo l’1% della massa totale del cervello mentre quella del cane ben il 12,5%.
Gli esperti segnalano che nei cani molecolari ciascuna delle narici è più piccola della distanza che la separa dall’altra, quindi ognuna percepisce l’odore di una distinta regione spaziale con conseguente capacità del cane di localizzare la direzione di provenienza di un odore.
Tutto questo sono Gandolf e Druido, cinque e due anni, i cani di razza Bloodhound, “cacciatori di sangue”. Fanno parte dell’Unità molecolare, sezione speciale dei cinofili con sede a Firenze, specializzata nell’inseguire delle microtracce.
Buffe orecchie, muscoli possenti e un’espressione dolce, non sanno di assomigliare a Napoleone degli Aristogatti , né di valere, sul mercato più di 60mila euro per le loro straordinarie capacità. Hanno ottenuto una certificazione negli Usa per il loro lavoro, riconoscimento equiparabile a quello rilasciato ai segugi dell’Fbi.
Anche loro impegnati nella ricerca di Igor, partendo da ciò che in gergo si definisce testimone d’odore – un brandello di maglietta mimetica trovata nel furgone bianco con il quale Igor è scappato – ogni giorno seguono la pista avvicendandosi nelle ricerche: le squadre, cane più conduttore, si alternano a staffetta per non affaticarsi.
In questi corpi speciali ogni unità cinofila è composta da un cane e un carabiniere addestratore, tra loro si instaura un rapporto unico. Quando il cane ha solo due mesi comincia la fase di pre addestramento. A partire dalle capacità naturali del cane, trascorrendo gran parte della giornata insieme l’addestratore riesce a comunicare e a far capire al cane l’obiettivo dell’addestramento.
L’augurio è che Gandolf e Druido, insieme ai loro colleghi umani, riescano a raggiungere presto il loro obiettivo e godere di meritato riposo con l’aggiunta di una gustosa ricompensa per detective a 4zampe.
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata
