Da questo momento sarà consentito loro il libero accesso alle sale delle esposizioni, accompagnati dai loro padroni.
La novità è molto interessante in quanto in teoria è vietato l’accesso ai cani in quasi tutti i musei in Italia.
La discrezione dell’accesso dipende molto dallo spazio museale.
In alcuni casi esistono segnalazioni anche sui social , da parte di persone che sono state cortesemente fatte accedere senza alcun tipo di problema all’interno delle esposizioni, ma non è la regola.
Sappiamo anche che gli unici ammessi sono solo i cani per l’assistenza ai disabili o di accompagnamento ai non vedenti.
Chi dobbiamo ringraziare?
Questa volta però dobbiamo ringraziare San Gennaro verrebbe da dire, che per l’occasione non ha fatto tanto un miracolo, quanto ha reso possibile, grazie a due capolavori al Santo dedicati, di rendere fruibile lo spazio ai nostri amici pelosi.
Si tratta di due capolavori del tesoro di San Gennaro, il cane con il pane in bocca della statua d’argento di San Rocco e un particolare del quadro di Massimo Stanzione “Il miracolo dell’ossessa”, dov’è raffigurato un bambino che si gira per guardare un cucciolo.
Le sale del museo, dunque saranno aperte anche ai nostri compagni a quattro zampe, ma non solo!
C’è dell’altro
Grazie alla collaborazione con la ditta Bau’s di Leonardo Muti in provincia di Firenze, troveranno anche un punto ristoro all’interno del museo dove potranno mangiare e bere con alimenti che prevengono problematiche e intolleranze alimentari, poiché privi di mais, derivati, farine o antiossidanti chimici.
Bau’s dal diversi anni rifornisce con cibo di qualità le case degli italiani che ne fanno ordine online.
Leonardo non ci ha pensato due volte, ricevuta la proposta di collaborazione l’ha subito sposata.
Permettere di non dover parcheggiare il proprio cane nel tempo libero da parenti e amici per visitare banalmente una mostra, è una richiesta di una semplicità quasi imbarazzante.
Il punto di ristoro è dedicato sia ai cani che ai gatti, ci saranno ciotole con l’acqua, cibo gratuito e kit di assaggio per animali con specifiche intolleranze.
Da oggi a Napoli si può, lo stesso Leonardo spera che presto l’iniziativa venga estesa anche ai musei della sua città.
Alessandra Curreli
© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata