Salvare il lupo dall’estinzione, cercando di favorire la coesistenza tra questo grande predatore e gli allevatori, questo era l’intento dell’Operazione San Francesco lanciata nel 1970 da WWF e Parco Nazionale d’Abruzzo. Campagna che fece arrivare la popolazione di lupi fino a 1600 esemplari
Ma oggi il lupo non può considerarsi fuori pericolo, i bracconieri sono i principali nemici, lacci, trappole, esche avvelenate e colpi di arma da fuoco queste le modalità con cui 1 lupo su 2 perde la vita.
Oltre a loro bisogna considerare che esiste internamente alla discussione in Conferenza Stato Regioni del Piano di gestione e conservazione del lupo in Italia, una clausola che prevede la possibilità di derogare alla difesa del lupo, consentendone gli abbattimenti entro una soglia massima del 5%.
A maggio di quest’anno, la Regione Toscana ha invocato nuovamente la deroga per poter abbattere i lupi. L’assessore Remaschi avrebbe chiesto di poter abbattere circa 500 esemplari, la quasi totalità dei lupi presenti in Toscana visto che per questa regione una stima del WWF valuta in 600 esemplari la popolazione dei lupi.
Perché schierarsi dalla parte del lupo.
Difenderlo vuol dire riuscire a proteggere a cascata gli habitat in cui esso è presente, e di riflesso le molte altre specie che in essi convivono.
Perché è ecologicamente importante, il lupo è un selettore naturale, controlla la dimensione delle popolazioni delle sue prede, elimina le carcasse degli animali morti per cause naturali.
E studi americani, hanno dimostrato che la presenza del lupo ha effetti anche sulla vegetazione e sulla stabilità delle sponde fluviali, limitandone il dissesto idrogeologico.
Tali evidenze dovrebbero indurre a pensare che la pratica di abbattimento dei lupi è del tutto inutile oltre che deleteria. Molte regioni si sono già espresse contro ogni possibilità di uccidere i lupi. Da queste regioni si esclude la Toscana, che per mano dell’assessore Remaschi vorrebbe anche appellarsi all’Europa, ignorando che il Lupo è una specie rigorosamente protetta nei confronti della quale è proibita qualsiasi forma di cattura o uccisione.
Diventa così ancora più urgente una rapida approvazione del Piano di gestione in Conferenza Stato-Regioni per l’esclusione del capitolo relativo agli abbattimenti.
La convivenza è sempre possibile.
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata