La sezione trentina della Lav ha organizzato un incontro dedicato ai padroni di cani che desiderano fare testamento a loro favore.
A tenere questa speciale “lezione” sono stati Roberto Bennati, vice presidente nazionale della Lav e due notai, Francesca Capaldo e Francesco Ambrosini.
I partecipanti erano molti, perché l’idea di lasciare i propri beni agli animali d’affezione piace sempre di più, tanto da non essere più una decisione da considerarsi di nicchia.
Cosa accade quando si fa testamento in favore di un animale? Il beneficiario è un’associazione animalista legalmente riconosciuta che dovrà rispettare i desideri del defunto, generalmente il mantenimento dell’animale interessato ed alla sua scomparsa la realizzazione di quanto disposto nel testamento.
Ha spiegato Bennati: “La procedura da seguire è la stessa di un normale testamento, con l’accortezza di avvertire l’associazione beneficiaria delle decisioni testamentarie. A favore degli animali ci possono essere testamenti o donazioni: “Puoi amarli una vita o amarli per sempre” – è lo slogan che caratterizza questa campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Lav che attraverso la pubblicizzazione delle proprie iniziative a favore degli animali cerca di intercettare le ultime volontà. Dobbiamo farlo perché è una possibilità conosciuta da pochi e quindi c’è bisogno di fare informazione. Non solo a nostro favore ma di tutte le associazioni legalmente riconosciute. La prima a beneficiare di un testamento è stata alcuni anni fa l’Enpa, ma poi ci sono altri casi anche in Trentino che fanno di questa scelta, sempre più frequente”.
La Lav, ad esempio, può essere nominata erede assoluto o semplicemente beneficiario di un legato ed il modo più sicuro per identificare l’associazione è quello di indicarne il codice fiscale. Alla pari degli esseri umani, gli animali attraverso le associazioni possono ricevere qualsiasi tipo di bene in toto o in percentuale.
E’ obbligatorio passare attraverso un’associazione perché in Italia gli animali non sono soggetti di diritto e pertanto secondo il nostro ordinamento giuridico, non possono ricevere direttamente un’eredità.
Vera MORETTI
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