“Dog a rent” una nuova moda che speriamo vivamente non trovi seguaci in Italia. L’augurio sincero è che svanisca al più presto anche nel paese che ne è stato promotore, gli Stati Uniti, sulla scia di un fenomeno esploso in Giappone dove è in voga il “cane a noleggio”.
Basterà collegarsi al sito Bark’n’Borrow , per trovare annunci molto simili a quelli presenti in un sito dedicato agli incontri tra umani: “Pickle, piccolina e bianca, disponibile anche solo per una passeggiata di poche ore. Contattare Kirsten, la proprietaria”.
Il tutto corredato con foto degli animali prestati dai padroni a tutte le persone che non possono comprarne uno o che non hanno uno spazio dove tenerli.
Il sito Bark’n’Borrow, seguito già da 70 mila iscritti, rappresenta una start-up fondata nel 2014 da Liam Berkeley, australiano trapiantato a Los Angeles, da lui stesso definita come «una comunità per amanti dei cani».
L’uomo è un animale sociale e come lui anche il cane, e per entrambi l’amicizia e le relazioni sociali hanno un grande valore.
Gli umani però purtroppo spesso “sporcano” questo sentimento con intenzioni legate ad egoismo ed interesse personali.
Il servizio attualmente in voga in America ne è un palese esempio: per colmare una vita per qualche aspetto piatta e magari solitaria siamo pronti a “noleggiare” la compagnia di un essere vivente.
Questo modo di vedere la relazione con il cane lascia perplessi, per lo meno tutti quelli che intendono il rapporto con il cane come una relazione di amicizia, un legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco, che per definizione presuppone quindi una costanza nella condivisione di tempo spazio e attività da fare insieme e non un contratto a tempo.
Speriamo vivamente che questa moda naufraghi prima di arrivare nel “vecchio mondo” dove, nonostante tutte le difficoltà, si sta percorrendo a piccoli passi la strada verso il riconoscimento della dignità animale: essere senziente e non un oggetto.
Rosanna Capano
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