Il 23 giugno 2017 è stata la giornata “Take your dog to work day”, la giornata mondiale dei cani in ufficio organizzata da due multinazionali, per promuovere la presenza dei pets tra le scrivanie.
E’ ormai consuetudine vedere che i cani in ufficio anche al di là di una giornata evento. La consapevolezza che gli animali abbiano diritti naturali, in qualità di co-inquilini del pianeta, si diffonde sempre più nelle coscienze più sensibili.
I cani d’oltre oceano sono ormai divenuti abituali frequentatori negli uffici delle maggiori società hi-tech che si sono organizzate per accogliere questo nuovo tipo personale all’interno dei propri spazi.
Il senso della giornata evento organizzata il 23 giugno ad Assago, alle porte di Milano, per i dipendenti del gruppo Purina del Campus del Gruppo Nestlé, è da ricercare nel progetto Pets@work. Un’iniziativa che mira a sensibilizzare, anche altre aziende, nell’adozione di politiche di “work-life balance” che soddisfano le esigenze dei dipendenti di un giusto equilibrio tra vita professionale e privata e aiutano a ridurre lo stress lavorativo.
Nel corso della giornata una speciale sessione speciale di esame per il “Patentino del Buon Conduttore Cinofilo”,il riconoscimento che attesta al proprietario la capacità di gestire i comportamenti del proprio cane in un ambiente urbano o in una comunità.
Secondo quanto testimoniato da chi porta il cane in ufficio, la sua presenza porterebbe ad un aumento della produttività e al miglioramento dell’atmosfera anche durante le riunioni.
In questa nostra epoca i cani sembrerebbero l’antidoto per ogni problema, sono sempre disponibili, troppo spesso si prestano anche a fungere da figli surrogati e non disdegnano -in alcuni casi non hanno la possibilità di farlo – le nostre coccole che fungono per noi come una vera e propria pallina antistress.
Di certo poter portare il cane con noi in ufficio allevia il senso di colpa che ci attanaglia ogni mattina quando uscendo salutiamo il nostro cane scodinzolante.
Ma dove ricercare il motivo di questa esigenza tutta umana nel farsi accompagnare dal Fido compagno in ogni luogo? Probabilmente la spiegazione è di tipo evolutivo. Migliaia di anni fa, umani e cani hanno intrapreso la strada della coevoluzione: gli uomini hanno selezionato i cani in modo tale da renderli socievoli, venendosi poi a svilupare nel tempo un rapporto simbiotico poiché i cani aiutavano a cacciare e a fare la guardia guadagnandoci sostentamento, protezione e amicizia.
Attualmente i cani non servono più a controllare il fuoco ma il loro compito è altrettanto vitale, aiutano i loro padroni a socializzare.
Rosanna Capano
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata