I bambini di qualche generazione fa sicuramente se lo ricordano ancora con terrore, quel cucchiaio di olio di fegato di merluzzo che i loro genitori propinavano come panacea per tutti i mali. Il suo terribile sapore, infatti, pare fosse impossibile da dimenticare, ma la razione quotidiana era indispensabile per scacciare malattie e carenze vitaminiche.
Il motivo per cui, infatti, veniva dato ai bambini era duplice: da una parte serviva per combattere il rachitismo e dall’altra rappresentava un integratore vitaminico insostituibile.
Ad oggi, il suo utilizzo è decisamente calato, anche se rimane in auge nei casi di carenza di omega 3, dei quali è molto ricco e, cosa scoperta da poco, risulta particolarmente utile per favorire un maggiore assorbimento di calcio e fosforo, rendendo così ossa e denti più forti. Per questo, viene utilizzato nella cura e nella prevenzione di osteoporosi e osteomalacia.
Come olio capace di dare un importante apporto di vitamina A, vitamina D e vitamina E, nonché di iodio e di omega-3, può essere somministrato anche ai cani, perché anche loro necessitano di questi componenti, molto importanti per la salute del loro organismo.
Nel dettaglio, l’olio di fegato di merluzzo viene somministrato spesso agli esemplari di sesso femminile in attesa di cuccioli, in modo tale che la gravidanza sia regolare e i cagnolini nascano sani e ben sviluppati.
Indipendentemente dal sesso dell’animale, può essere utilizzato anche per garantire una crescita regolare dell’animale e del suo apparato osseo; per integrare un’alimentazione povera di vitamine che indebolisce il cane; per rigenerare e ammorbidire la pelle o il pelo dopo ferite o abrasioni e come ricostituente.
Vera MORETTI
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