n un periodo come quello primaverile ed estivo dove gli ectoparassiti, cioè i parassiti che colpiscono i cani e i gatti dall’esterno, sono molto fastidiosi e potenzialmente pericolosi per il cane, i rimedi per proteggerlo sono tanti. Ci sono gli antiparassitari tradizionali, preparazioni farmacologiche attive contro uno o più parassiti, ma stanno prendendo piede anche gli antiparassitari naturali, sostanze non di fabbricazione chimica ma di estrazione da piante tra i quali l’Olio di Neem.
Molti lo forniscono perché è naturale, senza sapere però come funziona e quali sono i suoi effetti e, soprattutto, la sua capacità protettiva: cerchiamo di comprenderle meglio, perché se non si usa correttamente si mette a rischio la salute del cane!
Olio di Neem: che cosa fa
L’olio di Neem è un olio estratto dalla pianta del Neem, che ha una funzione nutriente per la pelle (perché è grasso) e ha alcune funzioni utili per allontanare i parassiti.
Contiene un principio attivo, che si chiama Acadiractina, che ha questi due effetti:
- Limita la muta del parassita, evitando quindi la possibilità che possa crescere (i parassiti fanno più mute), e limita così la capacità infestante del parassita;
- Ha un’azione repellente e inibisce lo stimolo della fame, così che i parassiti siano meno portati ad avvicinarsi al cane e ad attaccarlo.
Ha anche un’azione antibatterica, però non è potente come quella di un antibiotico, per cui va usato con parsimonia in questo senso.
Si tratta di un prodotto comunque non tossico per il cane, e questo è un vantaggio, e per le sue azioni riesce a limitare in numero i parassiti che si avvicinano al cane.
Olio di Neem: le criticità
Bisogna fare attenzione ad utilizzare questo prodotto principalmente a causa delle sue criticità, che possono lasciare il cane scoperto.
Come abbiamo visto, l’olio di neem è repellente, è utile se i parassiti nella zona sono pochi ma in posti particolarmente infestati, come i prati con l’erba alta, dove i parassiti sono tanti, può fallire e alcuni di questi parassiti (volanti o meno) possono comunque riuscire a raggiungere il cane; in questi casi non è sufficiente e sarebbe meglio supportare con prodotti più potenti.
Ma il limite più grande di questo prodotto è la sua durata: a differenza dei prodotti spot-on farmacologici, che durano anche tre, quattro settimane, l’Acadiractina perde la sua azione entro pochi giorni, ed è quindi necessario ripetere spesso il trattamento per essere sicuri di fornire al cane una protezione completa; diradandolo troppo si rischia di lasciare il cane alla mercé dei numerosi parassiti che si possono trovare nell’ambiente.
Insomma, dannoso non è e un effetto ce l’ha, ma come tutti i prodotti va usato con una certa attenzione e, soprattutto, va conosciuto.
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)
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