Un cane che lecca il suo padrone: un gesto che infonde tenerezza e dà l’idea di un rapporto di fiducia e amore. Ma, forse non tutti lo sanno, se per il cane manifestare così il suo affetto è una cosa normale, e innocua, per gli uomini non è proprio così, perché, al contrario, le leccate sul viso potrebbero risultare piuttosto pericolosa.
Sembra, infatti, che la saliva dei cani, e anche dei gatti, contenga il Capnocytophaga canimorsus, un batterio che, a contatto con le mucose umane, può provocare la setticemia, un’infezione generalizzata a tutto l’organismo e determinata dal passaggio nel sangue di batteri provenienti da focolai infettivi.
A mettere in guardia dalle leccate è stato il British Medical Journal Case Reports, che ha citato il caso di una settantenne pensionata, non fumatrice e bevitrice occasionale, finita in terapia intensiva per una grave e rarissima forma di setticemia contratta dal suo cagnolino, un piccolo levriero italiano.
Se, comunque, si tratta di un episodio realmente accaduto, con la donna che, nel frattempo, si è ripresa ed ha sconfitto la setticemia, c’è chi butta acqua sul fuoco, soprattutto per non creare allarmismi anche dove non ce ne sono.
Marco Bonati, veterinario, ha infatti voluto precisare che qualunque batterio può causare la sepsi, ma che questa patologia colpisce specialmente persone che presentano un sistema immunitario già compromesso, e che l’infezione si contrae solo in presenza di una lesione cutanea, non necessariamente evidente.
Insomma, se da una parte occorre stare attenti, dall’altra non bisogna farsi prendere dal panico perché, in realtà, non basta che il cane o il gatto lecchino il padrone perché quest’ultimo si ammali.
Vera MORETTI
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