Con i progressi della medicina veterinaria, il miglioramento delle condizioni igieniche e un’alimentazione adeguata possiamo affermare che i nostri amici a quattro zampe beneficiano oggi di una migliore qualità della vita e vivono più a lungo. Anche loro, però, possono soffrire di patologie legate all’età, come quelle che portano all’ invecchiamento cerebrale. Come si riconoscono queste patologie?
Il processo di invecchiamento è un fenomeno che interessa tutto l’organismo e colpisce anche il sistema nervoso che comincia a funzionare con meno efficienza. Vediamo di seguito quali possono essere le cause di tale invecchiamento.
Cause dell’ invecchiamento cerebrale nei cani
Le cause dell’ invecchiamento cerebrale nei cani sono molteplici: alcune possono derivare da lesioni che colpiscono direttamente il sistema nervoso e danno luogo a rallentamenti fisici e mentali. Soprattutto in età avanzata, l’animale diventa fragile e ha bisogno di attenzioni e di maggiore affetto. Inoltre, con il passare del tempo il suo cervello subisce danni maggiori, le cellule cerebrali si rigenerano più lentamente e con minore elasticità: questi sintomi manifestano una neurodegenerazione che si riflette in un cambiamento profondo del suo atteggiamento nei confronti dell’ambiente. Ecco che, se lo osserviamo, appare distratto, svogliato, quasi intorpidito, meno motivato a reagire con il mondo che lo circonda e con minore voglia di correre e giocare. L’ invecchiamento cerebrale può anche manifestare una patologia che somiglia al morbo di Alzheimer.
Come agire in presenza di invecchiamento cerebrale del cane
Se osserviamo con attenzione il nostro amico è facile riconoscere i sintomi di un eventuale invecchiamento cerebrale, ma per averne conferma è d’obbligo una visita dal veterinario di fiducia, che saprà valutare con esattezza lo stato della patologia degenerativa. Dopo un’attenta diagnosi, il veterinario potrà prescrivere medicinali per rallentare o contenere l’invecchiamento cerebrale, ma è molto importante mantenere alcune abitudini come la routine della passeggiata anche se breve, una sana alimentazione ed escogitare qualche piccola attività ludica per catturare la sua attenzione. Inoltre, occorre sempre tranquillizzarlo per farlo sentire sicuro e protetto.
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