Molto spesso si cerca di attribuire ai cani tutta una serie di sentimenti e comportamenti che sono propri dell’uomo e che in realtà non appartengono ai nostri amici a quattro zampe. Nel caso della gelosia, invece, uno studio americano ha potuto riscontrare che anche il migliore amico dell’uomo sperimenta una variante di questo sentimento abbastanza embrionale.
Il risultato dello studio non era del tutto scontato. Infatti la gelosia, così come si sviluppa all’interno delle interazioni sociali degli umani, è un sentimento molto complesso che comporta parecchie implicazioni a livello cognitivo.
Lo studio ha dimostrato che i cani sono gelosi dei propri padroni che vogliono loro bene. Per provarlo, gli studiosi hanno chiesto ai padroni di accarezzare un cane di peluche davanti ai propri animali domestici. Il risultato è stato molto chiaro: tutti i cani oggetto dello studio avevano una reazione di gelosia, tentando di separare l’oggetto dal padrone e scacciandolo il più lontano possibile.
Questo comportamento, tuttavia, è stato mantenuto anche quando, al posto del peluche, i padroni hanno provato ad accarezzare una lampada. La reazione dei cani è stata chiaramente interpretata come una prova del fatto che il sentimento della gelosia è ancora a livello primordiale nei cani e che questi non riescono a capire bene come gestirlo.
Tuttavia, l’esperimento sulla gelosia è servito a dimostrare che non sempre è errato pensare che anche gli animali possano provare dei sentimenti e avere dei comportamenti simili a quelli degli uomini: semplicemente, andrebbe sempre verificata prima l’ipotesi per poter esprimere un giudizio realistico.
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