L’echinococcosi è una malattia parassitaria nel cane causata da un verme simile ad una tenia, ma molto più piccolo.
A differenza di malattie simili come le infestazioni da Dipylidium caninum, l’echinococcosi è asintomatica, per cui, nonostante il cane possa essere pieno di questi vermi, difficilmente il proprietario se ne accorgerà.
Tuttavia, in questa situazione il cane può trasmettere la malattia ad altri animali, soprattutto agli animali che pascolano (bovini, ovini), ma soprattutto la può trasmettere anche all’uomo, e può essere molto difficile da eliminare. Per questo vale la pena di conoscerla, specialmente se abbiamo un cane che mangia cose particolari, visceri, che potrebbe contrarla.
Che cos’è l’echinococcosi
L’echinococcosi è una malattia causata da Echinococcus granulous, un piccolo verme che vive nell’intestino del cane. Non da sintomi ma rilascia le sue uova, che finiscono nelle feci le quali, se mangiate da un animale erbivoro o dall’uomo (se provengono da erba, verdura, o qualcosa che si può essere raccolto dall’orto) si schiudono.
Se ad averle ingerite è un altro cane non succede nulla, ma se è un uomo o un altro animale le larve migrano nell’organismo, andando a formare delle cisti, dette cisti idatidee.
Queste cisti iniziano a crescere potendo arrivare anche a dimensione di diversi centimetri: di solito si posizionano nel fegato, più raramente nel polmone e ancora più raramente nel cervello, dove però sono pericolose: crescono, schiacciando il tessuto nervoso e comportandosi di fatto come una neoplasia, anche se non lo sono. Se la ciste principale si rompe, si possono formare delle cisti figlie.
Come si previene l’echinococco
Nell’uomo la ciste idatidea è pericolosa ma piuttosto rara, mentre negli animali erbivori è molto comune. Di solito non li uccide perché pecore e bovini vengono macellati prima che la ciste cresca, ma il fegato e i visceri di questi animali possono essere infestati dalle cisti.
Se questo succede il cane le può mangiare, prendendo così l’echinococco; come abbiamo detto prima, non mostrerà sintomi ma metterà in pericolo gli animali che si trovano intorno a lui.
La prevenzione dell’echinococco si basa, quindi, sull’evitare i visceri crudi come fonte di alimentazione per il cane, e se proprio si vogliono dare bisogna preferire quelli controllati da un veterinario ispettore al macello, quindi quelli comprati al supermercato e non altrove (ad esempio, su internet).
Inoltre, se un cane vive in zone in cui ci sono molti animali come pecore e bovini, ed ha la possibilità di andare in zone dove pascolano, è opportuno sverminarlo frequentemente per evitare questa patologia; per saperne di più, se abitate in una zona del genere, potete parlare con il vostro veterinario che sicuramente saprà darvi più informazioni sulla prevalenza dell’echinococcosi nella zona.
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)
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