Il dotto arterioso pervio, o dotto di botallo, è una delle malformazioni cardiache congenite che possono colpire il cane; tale patologia è abbastanza frequente, invece nel gatto è difficilmente riscontrabile.
Questo vaso sanguigno viene denominato anche dotto di Botallo, poichè si suppone che Botallo Leonardo, anatomista italiano nato ad Asti e vissuto nel XVI secolo, fosse la persona che individuò la malattia.
Il dotto arterioso pervio, durante la vita fetale mette in collegamento l’aorta (arteria più grande che ha origine dal ventricolo sinistro del cuore) con l’arteria polmonare (insieme di vasi sanguigni che, dal ventricolo destro del cuore, raggiungono il polmone).
Prima della nascita, il dotto di Botallo è un vaso necessario, perchè in questa fase il sangue viene ossigenato nella placenta e dopo la nascita si dovrebbe occludere.
Se il dotto non si chiude, si verifica un aumento del passaggio di sangue nell’aorta, che provoca arresto cardiaco ed edema polmonare (aumento dei liquidi negli alveoli dei polmoni).
Questa patologia congenita per alcune razze canine è ereditaria e colpisce principalmente le femmine.
Le razze interessate sono il Pastore Tedesco, il Rough Collie, il Dobermann, il Barboncino, il Bichon Maltese, Yorkshire, il Cocker Spaniel Americano.
I principali sintomi del dotto di Botallo possono essere soffio prolungato (se il vaso è piccolo), mentre se il vaso sanguigno è grande si può verificare scompenso cardiaco.
I sintomi sono più evidenti dalla sesta alla dodicesima settimana di vita, perchè si verifica aumento e difficoltà respiratoria.
Altri gravi sintomi sono cianosi, ovvero cambiamenti di colore nelle mucose genitali, debolezza, perdita di controllo degli arti posteriori.
Per la diagnosi, è fondamentale un controllo da parte del veterinario nel momento della prima vaccinazione e gli esami effettuati sono le radiografie del torace, l’ecocardiografia transesofagea, che consente di monitorare le dimensioni del dotto.
La terapia, oltre alle visite di prevenzione, consiste nella legatura del vaso sanguigno.
(contatta l’autore dell’articolo)
© 2017, Mondofido. Riproduzione Riservata