I derivati della carne sono un ingrediente molto frequente negli alimenti per cani. Si tratta di una delle diciture “criptiche” che possiamo trovare, tra le tantissime altre, sulle confezioni dei croccantini, per cui molti proprietari si chiedono quale sia il reale significato di questa indicazione. Io ho fatto delle ricerche su base normativa, e i risultati sono spiegati in questo video.
Per chi non avesse tempo di guardarlo, cerchiamo di riassumere le informazioni relative a questo ingrediente.
Le “carni e derivati” vengono definite da una direttiva europea del 1982, che permette di sostituire le indicazioni precise dei singoli ingredienti carnei (come fegato di suino, muscolo di vitello, o altre) con l’unica dicitura carni e derivati. La legge distingue anche tra la carne e i derivati, indicando questi ultimi come i prodotti o sottoprodotti derivanti dalla trasformazione del corpo o di parti del corpo di animali terrestri a sangue caldo.
In pratica, i derivati della carne possono corrispondere a qualsiasi parte del corpo animale che abbia subito un processo di trasformazione, ovvero qualsiasi trattamento che non consenta di identificare le caratteristiche della carne fresca; sono trasformazioni la macinatura, la cottura, l’essiccazione, la fusione e altri trattamenti simili; tra i trattamenti vengono esclusi solo il congelamento, la refrigerazione e la conservazione sotto vuoto.
Questo significa, in pratica, che tutti gli ingredienti derivati da mammiferi o uccelli possono diventare derivati della carne, e la legge non obbliga ad indicare né la parte del corpo, né soprattutto la specie animale da cui i derivati arrivano.
Questo non porta a problemi in un cane sano, ma può portarne in un cane che ha problemi di reazioni avverse al cibo, perché in questo caso, per il veterinario, diventa essenziale identificare il contenuto preciso degli alimenti. Se un alimento, però, ha come ingrediente i “derivati della carne” non è possibile capire che cosa contenga in realtà, e questo di fatto limita fortemente la possibilità di impostare una terapia nutrizionale.
Questo significa che in linea di massima non ci sono problemi a fornire i derivati della carne come ingredienti ad un cane, ma se si presenta qualche tipo di patologia le cose cambiano: alimenti che ne contengono vanno eliminati a favore di alimenti più trasparenti verso il consumatore. Trasparenza che, nei prodotti che fanno uso della dicitura “derivati della carne”, sicuramente manca.
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)
© 2018, Mondofido. Riproduzione Riservata