Una delle patologie più frequenti che riguardano il cuore del cane è la cardiomiopatia dilatativa, o DCM, malattie del miocardio di cui non si conosce la causa che riguarda il cuore.
In questa malattia ad essere interessato è il ventricolo sinistro, una delle quattro camere del cuore e, per certi versi, la più importante perché è quella che pompa il sangue in tutto l’organismo.
Quando insorge la malattia, il cuore non pompa bene, e per compensare il ventricolo diventa più largo per lasciare più spazio al sangue; il risultato è che la parete del cuore si assottiglia e, in questo modo, perde forza fino ad arrivare allo scompenso cardiaco.
Purtroppo al momento non si è capita la causa precisa di questo problema, anche se si pensa che possa dipendere da una predisposizione di razza, perché è frequente in Terranova, Boxer, Alano, Golden e altre razze.
Sintomi e terapia della cardiomiopatia dilatativa
I sintomi di questa patologia sono principalmente problemi respiratori e nell’esercizio fisico: c’è respirazione difficoltosa, tosse, quando il cane fa esercizio fisico non riesce a farlo a lungo e si stanca subito.
Alla visita veterinaria, poi, il ritmo del cuore è alterato e si evidenziano i soffi cardiaci.
Questi sintomi sono dovuti al fatto che il corpo riceve poco sangue, a causa del cuore che non è efficiente, e tra l’altro il corpo cerca di compensare (pensando, erroneamente, che la colpa sia delle vie respiratorie) provocando tosse e respiro affannoso.
La diagnosi della malattia è abbastanza semplice, perché è sufficiente un’ecocardiografia fatta da un veterinario cardiologo per togliere qualsiasi dubbio.
La terapia, poi, viene fatta dal veterinario cardiologo, che darà farmaci specifici per questa patologia (non c’è altro modo, né cure naturali, né alimentari, di evitare i sintomi); i farmaci cercano di ridurre la resistenza periferica, quindi abbassano la tensione dei vasi, perché il flusso del sangue non venga rallentato ulteriormente dai vasi sanguigni.
Purtroppo, la DCM non ha cura, cioè non c’è modo di far riprendere al cuore la massa cardiaca che manca, ma è possibile seguire il cane costantemente per evitare che la patologia possa progredire, evitando i peggioramenti e facendo in modo che il cane continui ad avere una vita normale
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
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