Ora che le temperature si stanno abbassando, chi ha un cane si chiede insistentemente se anche lui sente freddo e, in questo caso, come fare a capirlo e come fare per ripararlo.
Prima di tutto, occorre precisare che gli animali hanno una diversa percezione del freddo ma, sicuramente, se i gradi sono pochi, e magari sottozero, anche loro ne soffrono.
Per quanto riguarda i cani, si può prima di tutto considerare la razza e il tipo di pelo: quelli a pelo raso, ad esempio, sono maggiormente esposti al gelo, e lo sentono prima rispetto a quelli a pelo folto e lungo.
I cani di origine nordica, come Siberian Husky, Alaskan Malamute, hanno un sottopelo che li protegge ulteriormente, anche se bisogna considerare non solo le temperature rigide ma i tipi di clima, poiché umidità e vento possono alterare la percezione del freddo, o causare una maggiore dispersione del calore.
Se, poi, Fido è abituato a dormire all’aperto, esistono delle precauzioni da prendere. Il cane che dorme fuori, infatti, deve sempre avere la possibilità di ripararsi, dal freddo ma anche dalla pioggia, ad esempio, e quindi poter avere accesso ad un riparo sicuro, con pavimento rialzato rispetto al terreno e impermeabilizzato.
Sempre considerando i cani che vivono all’aperto, in inverno avranno bisogno di aumentare i propri fabbisogni nutrizionali, poiché consumeranno di più per mantenere la termoregolazione.
Aumentare l’apporto energetico aiuta a contrastare l’ipotermia, ovvero l’abbassamento della temperatura oltre la soglia limite, che si manifesta con sintomi facilmente riconoscibili: tremori, lentezza dei movimenti, sonnolenza, torpore, diminuzione della frequenza respiratoria e cardiaca, fino al coma.
I cani esposti a lungo a basse temperature, soprattutto in presenza di vento, sono a rischio; al di sotto di 0°C diventa rischioso anche lasciarli in macchina, pertanto se si vede l’animale tremare e acciambellarsi per evitare la dispersione del calore, se mostra segni di ansia e i movimenti sembrano più lenti, se il cane cerca luoghi per proteggersi dal freddo, occorre correre subito ai ripari e fornirgli tepore.
Altre patologie legate alle basse temperature sono bronchiti e polmoniti, ma anche patologie dell’apparato respiratorio.
Quando poi nevica, i cani spesso sono tentati di mangiare la neve, e questo può provocare gastriti fastidiose.
Gli animali con problemi articolari o artrosi hanno maggiore difficoltà nel periodo invernale. È necessario asciugare i cani al termine delle passeggiate sotto la pioggia per evitare ripercussioni sul loro stato di salute.
Per quanto riguarda i cani di piccola taglia o con le zampe corte, necessitano di un riguardo maggiore perché addome e torace si bagnano più facilmente, quindi è necessario mantenerli asciutti o asciugarli appena possibile.
Nei cani a pelo lungo la neve può formare dei piccoli blocchi di ghiaccio sotto le ascelle e tra le dita, rendendo anche difficile il movimento.
Una domanda sorge spontanea: i cappotti per cani servono o sono solo una moda?
La risposta corretta è che si tratta di accessori utili solo a cuccioli, soggetti anziani e cani a pelo raso, ma spesso utilizzati a sproposito per soddisfare i desideri del proprietario. Quindi, più che “vestire” il proprio animale, è meglio osservare alcuni accorgimenti più efficaci evitando così spiacevoli conseguenze.
Vera MORETTI
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