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Cani anziani: che succede a un cane che invecchia?

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Anche se ci sembra impossibile, i cani invecchiano e, pian piano, ma inesorabilmente, rallentano la loro corsa, giocano meno e hanno bisogno di molto più riposo.

Come per noi umani, anche per loro quello dell’invecchiamento rappresenta un periodo delicato che va, quindi, affrontato con delicatezza e comprensione. La vecchiaia può comparire con malattie o altri tipi di disagio, ma, fortunatamente, la scienza veterinaria ha compiuto passi da gigante tanto da garantire ai cani anziani dignità e tranquillità anche quando le forze cominciano ad abbandonarli.

Ma, quando e in che modo possiamo stabilire che un cane sta diventando anziano?
La condizione di anzianità varia a seconda della stazza, del peso, delle eventuali malattie avute in precedenza, delle attività svolte nell’arco degli anni e della conformazione morfologica del nostro cane.
Secondo queste caratteristiche, appare chiaro che un cane di grossa taglia è destinato ad invecchiare prima rispetto ad un cane di piccola taglia, ma è altrettanto vero che un cane che ha condotto una vita attiva e sana invecchierà più lentamente e meglio rispetto a uno che ha avuto problemi di salute.

Che siano cani attivi, grandi o piccoli, la cosa importante è rendere più agevole possibile questo particolare periodo controllandone costantemente la salute, prestando attenzione alle piccole differenze di comportamento, cambiandone l’alimentazione quando è necessario e curandone maggiormente l’igiene fisica.

I cani anziani tendono spesso a ingrassare a causa della minore attività fisica accompagnata da una maggiore appetenza. Se, inoltre, il cane tende a bere di più, potrebbe avere altri disturbi quali diabete o infezione alle vie urinarie.

In ogni caso è importante che i cani anziani facciano sempre movimento: vanno fatti giocare e spinti ad avere relazioni con i loro simili, ovviamente in maniera più moderata. Il gioco non va mai eliminato perché aiuta il cane a scaricare le energie, attiva la mente, il fisico e incanala la motivazione.

Rimane poi sempre la miglior cosa da fare segnalare con tempestività al veterinario qualsiasi cambiamento nelle abitudini dell’amico quattro zampe, per poter avere una diagnosi il più possibile veloce e precisa.

Vera MORETTI

© 2016, Mondofido. Riproduzione Riservata

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