Aveva provocato la morte del suo cane, legandolo all’auto e trascinandolo per un lungo tratto, finché non ce l’aveva più fatta.
Giuseppe Piredda, allevatore di Irgoli, Cagliari, aveva compiuto questo folle e crudele gesto nell’aprile del 2014, dopo che il cane aveva, a quanto sostiene l’uomo, infastidito le pecore del suo gregge.
Per questo motivo, Piredda è stato denunciato, processato e condannato a scontare una pena che prevede un periodo di servizi sociali, durante il quale si occuperà del verde pubblico.
La prossima udienza, per verificare la condotta dell’uomo, è stata fissata per il 17 ottobre 2017, e se il comportamento dell’uomo, in tutto questo tempo, sarà giudicato idoneo, il reato potrà essere estinto.
Ovviamente, gli animalisti sostengono che un uomo che ha ucciso barbaramente un animale non possa cavarsela così, e anche noi di Mondofido abbiamo qualche dubbio in proposito.
Ecco quanto sostenuto da Ilaria Innocenti della LAV: “Ci aspettavamo che il tribunale volesse dare un segnale forte contro i reati in danno agli animali, anche in considerazione dell’aggravante che la violenza fu perpetrata alla presenza di un minore della cui educazione l’uomo era ed è responsabile, ma così non è avvenuto. Chiediamo quindi al pm di impugnare l’ordinanza”.
Vera MORETTI
© 2016, Mondofido. Riproduzione Riservata