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Sperimentazione senza animali, alternativa possibile.

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Aumenta il numero degli scienziati contrari all’uso di animali nella ricerca per motivazioni puramente tecnico-scientifiche.  Nel week end appena trascorso la Lav è stata presente nelle principali piazze italiane con una petizione, Lav in piazza,  per chiedere al Governo di destinare il 50% dei fondi per la ricerca allo sviluppo dei metodi sostitutivi.

Lodevoli, e si spera siano anche di esempio, le posizioni di Governi che sostengono una ricerca con ZEROANIMALI. Olanda e Svezia, hanno intrapreso specifici programmi per porre fine all’uso degli animali per scopi scientifici.

Come spiega la spiega la Dott.ssa Costanza Rovida – Chimico, Scientific Officer presso CAAT Europe,Università di Konstanz, Senior Regulatory Specialist presso REACH – si tratta di Nuove Metodologie Avanzate (NAM, New Approach Methodologies). Test con organoidi o tessuti derivati da cellule umane unite a sistemi computazionali complessi. Tali test consentono una valutazione seria dell’impatto di molte sostanze chimiche sull’uomo e sull’ambiente.

Innovazioni di tipo scientifico e culturale, che attuano il passaggio dal concetto di alternativa all’animale (Non Animal Methodologies – N.A.M.) alle New Approaches Metodologies.
Il Governo olandese ha scelto di diventare leader mondiale nelle innovazioni dandosi come obiettivo concreto la fine della ricerca con animali entro il 2025, intento per il quale è stato prodotto un documento che sottolinea la debolezza del dato sperimentale sull’animale se applicato all’uomo e la necessità di superare il modello animale rivolgendosi a nuove tecnologie come già fatto per il settore cosmetico

E’auspicabile che tale cambiamento avvenga anche in Italia, come sottolineato da Michela Kuan, biologa e Responsabile LAV area Ricerca senza Animali, “i malati e i ricercatori hanno il diritto di accedere alle nuove tecnologie, relegando al passato il modello animale, frutto di un metodo che non è mai stato validato scientificamente e che appartiene all’inizio del ‘900…”

Per poter intraprendere questa nuova strada, il 29 marzo 2017, presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, la LAV ha consegnato un “assegno” di 17.000 euro per una ricerca coordinata dal Prof. Aldo Roda del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” dell’Università di Bologna, finalizzata a sviluppare modelli alternativi all’uso di animali per i test di farmaci e nuove molecole”. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Prof. Aldo Roda, la Dott.ssa Elisa Michelini del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” dell’Università di Bologna e la biologa Michela Kuan, Responsabile LAV area Ricerca senza Animali.

Una ricerca senza vivisezione, alternativa doverosa e possibile

Rosanna Capano

© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata

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