La Protezione Civile da oggi si occuperà di assistere e prestare soccorso in caso di calamità naturale oltre agli esseri umani anche gli animali feriti.
La notizia è diventata una realtà ed entrerà in vigore con la legge nel Febbraio 2018.
Lo prevede il Decreto Legislativo 2018 n. 224, pubblicato in Gazzetta Ufficiale con il titolo “Codice della protezione civile“.
Lo rendono noto in comunicato le associazioni: Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Leidaa e Oipa.
Una vittoria delle ong animaliste
Le ong animaliste considerano l’innovazione normativa il frutto della loro mobilitazione dell’ultimo anno, una lotta costante perché un’attività svoltasi in maniera spontanea, potesse essere regolata normativamente.
Se pensiamo alle drammatiche immagini che abbiamo tutti negli occhi di Rigopiano, ai terremoti di Amatrice o L’Aquila, alle decine di vite perdute, alle case e ai luoghi distrutti, alla potenza di un terremoto o alla silenziosa immagine devastatrice di una slavina, non possiamo non ricordare in queste circostanze quanti animali siano stati salvati grazie all’intervento tempestivo dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile mobilitatasi con la macchina dei soccorsi.
Norma utile a superare lo spontaneismo
“Il riferimento legislativo agli animali è necessario per riconoscere, rafforzare e qualificare quanto già avviene negli interventi in caso di terremoti, alluvioni, nevicate eccezionali – dichiarano le associazioni animaliste -. Così potremo superare lo spontaneismo, rendendo sistematico il contributo del volontariato specializzato all’attività di salvataggio, di recupero, messa in sicurezza e gestione degli animali familiari, che sempre più le stesse popolazioni richiedono”.
Fonte Ansa
Alessandra Curreli
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