Lo sleddog non è nuovo, tanto che quando non esistevano le motoslitte, nei paesi nordici era normale spostarsi su una slitta trainata dai cani.
Passare tra i boschi, sentire solo il sordo rumore della neve e il profumo della natura che insieme al freddo entra nelle narici oggi è diventato uno sport che ha le sue origini nella corsa con i cani da slitta, uno sport invernale praticato in Lapponia su slitte trainate da cani e guidate da un conduttore, detto “musher”.
La disciplina in inglese è anche nominata sleddog, sled dog racing o dog sled racing dove “sled” sta per slitta e “rancing” per corsa.
Quattro sono i comadi “Hike, gee, haw, whoa” ovvero “avanti, destra, sinistra e stop”.
Se vogliamo praticarlo, non è necessario andare in Alaska o in Lapponia, anche in Italia è possibile ad esempio in Trentino o in Val d’Aosta.
Di norma si usano cani di razza nordica come il Siberian Husky, l’Alaskan Malamute, il Samoiedo, il Groenlandese e non sempre serve la neve, è possibile correre anche su sterrati di terra in sella a carrelli da 4/3 ruote, o in bicicletta.
Chiaramente l’utilizzo di cani di razza nordica si addice di più alle temperature rigide alle quali si sottopone il team in corsa, mentre la purezza della razza è resa necessaria per l’equità delle condizioni di prestazione.
Le specialità
Ci sono quattro specialità: lo sprint, la media distanza, i long trail e le stage race.
Lo sprint non è altro che un percorso di pochi chilometri, la media distanza è una via di mezzo tra la sprint e la long trail, in quest’ultima è fondamentale la resistenza dei cani e del musher.
Le categorie sulla neve si suddividono in: sleddog una slitta trainata da 2 agli 8 o illimitati cani; skijoring uno sciatore con sci di fondo e con cane; pulka scandinava uno sciatore di fondo con uno slittino tra sé e il cane.
Nelle categorie su terra abbiamo: canicross inizialmente chiamata Dog trekking è una corsa a piedi con uno/due cani; bike-joring una corsa in bicicletta con uno/due cani; dog-scooter un monopattino a ruote grandi con uno/due cani; cart ovvero un carrello a tre/4 ruote e un numero di cani che varia da 2 a 8 sino a illimitati.
Dove possiamo vederli correre?
Ci sono le grandi corse denominate “stage race”, si svolgono a tappe, ad esempio la Iditarod, la Yukon Quest e la francese La Grande Odyssee.
Le gare più importanti e più difficili si svolgono nei paesi del nord Europa, ma è ormai diffuso anche in Italia non solo sulle Alpi ma anche in Appennino. La prima e più importante Traversata appenninica “Balla coi lupi” si svolge nel Parco nazionale dell’appennino tosco-emiliano e vede al via una quindicina di equipaggi provenienti da tutta Italia.
Anche al Sud Italia è possibile vederli, specialmente nella Sila calabrese e nel Pollino, con gare che continuano anche la notte.
Come per tutti gli sport esistono delle federazioni internazionali che partono dalla suddivisione della razza come: la IFSS, l’ESDRA, la WSA e la FISTC.
In Italia esistono numerosi club, la Federazione riconosciuta dal CONI è la FIDASC Federazione Italiana Discipline Armi Sportive da Caccia, il Club Italiano Sleddog, la ASD Antartica Associazione Italiana Sleddog.
Sul territorio, è possibile imparare la pratica dello sleddog ad Andalo sull’Altopiano della Paganella, Madonna di Campiglio, Passo Tonale e infine l’Alpe Cimbra, a Passo Coe (Folgaria) e Millegrobbe (Lavarone).
Alessandra Curreli
© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata