Un altro caso di maltrattamenti ai danni di animali, e un’altra volta in un canile, dove gli animali dovrebbero invece essere messi in condizione di crescere sani, curati e con la speranza che qualcuno possa accorgersi di loro, donando una nuova vita e portandoseli a casa, al sicuro e al caldo.
Questa volta il dito è puntato contro un canile di Marsala, una struttura che ospitava 23 cani in contrada Matarocco, località che si trova a più di 10 chilometri dal centro della città.
Cosa è successo? La Guardia di Finanza della Procura di Marsala, coadiuvata dai veterinari dell’Asp di Trapani e dalle Guardie per l’ambiente della Regione Sicilia ha scoperto e fatto irruzione in questo canile, privato e oltretutto abusivo, e ha trovato una situazione drammatica.
Alcuni cani, infatti, erano chiusi in una stanza, altri in un recinto all’aperto 60 metri quadrati, delimitato da reti alte circa due metri e senza alcun riparo dalle intemperie. Inutile dire che le cucce erano inadeguate a garantire il benessere degli animali, sia per numero insufficiente, sia perché ormai fatiscenti.
Considerando poi che il canile era privo di autorizzazione sanitaria e che non avrebbe dovuto sorgere così vicino ad un centro abitato, come ordina la legge, il gestore del rifugio, Gaetano Angelo, originario di Salemi, non si trova in una posizione molto favorevole.
Vera MORETTI
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