Savona si è confermata, anche per quest’anno, città amica degli animali.
Era già stata proclamata l’anno scorso come città pet friendly d’Italia, e anche per questa volta Legambiente ha confermato questo primato.
Ma cos’ha la città ligure che le permette di distinguersi da tutte le altre?
Ebbene, i controlli effettuati presso l’Asl2 savonese dimostrano che, per attività di controllo, organizzazione, servizi dedicati agli animali domestici e risorse messe loro a disposizione, la cittadina merita di trovarsi ai primi posti a livello nazionale.
Ovviamente, Marco Lovesio, direttore della Sanità animale, igiene e allevamenti dell’Asl2 Savonese, ha accolto con entusiasmo e orgoglio questo riconoscimento, considerandolo motivo di vanto, anche se meritato.
Soddisfatto, infatti, ha dichiarato: “I risultati ci spronano a migliorarci ulteriormente, come ad esempio la realizzazione di alcuni progetti per il contrasto al randagismo, che contribuiranno a migliorare le condizioni dei nostri animali”.
La ricerca che ha consegnato a Savona questo scettro virtuale è il rapporto Animali in città effettuato da Legambiente, che si basa su dati che sono stati raccolti presso i Comuni e le Asl che riguardano, ovviamente, la tutela degli animali, ma anche tenendo conto della presenza sul territorio provinciale di canili sanitari, uffici dedicati di veterinaria, controlli per evitare il randagismo, sterilizzazione dei felini e altri parametri, tutti criteri che a Savona sono ben presenti e rispettati.
E proprio per questa filosofia, nel Savonese il patrimonio degli animali di affezione è notevole, con ben 50.699 cani registrati all’anagrafe canina, seguiti da un numero, purtroppo presunto, poiché non esiste un’anagrafe felina, di 41.230.
Ma non basta, perché a Savona sono stati registrati anche conigli, tartarughe, uccellini, pesci rossi presenti in molte abitazioni, mentre in campagna ci sono anche cavalli, asini, muli e caprette. Difficile che gli abitanti della zona siano senza animali da compagnia.
Vera MORETTI
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