Per combattere il randagismo in Sardegna sono stati messi a disposizione, con delibera della Giusta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Arru, ben 400mila euro .
Questi soldi verranno dunque utilizzati per rafforzare gli interventi di identificazione e cattura dei cani vaganti, ma anche un’implementazione dell’anagrafe canina regionale, e ovviamente la sterilizzazione delle cagne e delle gatte. Non mancherà una particolare attenzione al pronto soccorso e agli interventi chirurgici su animali incidentati e un aumento della vigilanza nei canili.
Nella ripartizione regionale del denaro stanziato si è tenuto conto della densità demografica dei Comuni di ciascuna Asl (20 per cento delle risorse), dell’attività di sterilizzazione realizzata nel 2015 (30 per cento delle risorse), della quota fissa (20 per cento delle risorse) da distribuire in maniera eguale ad ogni Azienda.
Ma, c’è chi si sta attivando, sempre in Sardegna, anche in altri modi per arginare il problema dell’abbandono dei cani. Il Comune di Isili, in provincia di Cagliari ad esempio, sta intraprendendo una campagna di sensibilità della cittadinanza per l’adozione dei cani randagi ritrovati nel territorio comunale e accolti nel canile.
Il Comune ha proposto la possibilità per gli isilesi di adottare i cani, non prima di aver frequentato una sorta di corso che illustrerà nel dettaglio gli obblighi di adozione e cura per gli animali. Inoltre, l’Ente comunale prevede l’erogazione di un contributo pari a 400 euro in favore di chi risulterà idoneo all’adozione, che verranno dati in due tranches annuali pari a € 200,00 ciascuna, che serviranno a coprire le spese di alimentazione e cura dell’animale, fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
Vera MORETTI
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