Il problema del randagismo è una piaga che affligge tutta l’Italia, con alcuni picchi nelle regioni meridionali dello Stivale, ma c’è qualcuno che ha deciso di affrontare e risolvere la questione in modo serio e duraturo.
Nel territorio coperto dalla Asl di Roma5, che coincide con la zona di Tivoli, Colleferro, Monterotondo, Subiaco e Palestrina, dove la presenza di cani randagi è sempre stata molto alta, si sta lavorando alacremente per salvare la vita di tanti animali sfortunati ed evitare che nascano tanti cuccioli destinati ad una vita nomade e difficile.
Negli ultimi due anni, infatti, la Asl è intervenuta con oltre 1200 sterilizzazioni e, nello stesso periodo, sono stati raccolti e assistiti su tutto il territorio di competenza circa due mila cani. Anche le adozioni sono andate a buon fine: se ne contano, in due anni, circa 500.
Ovviamente, il problema ancora esiste e non bisogna mai abbassare la guardia, come ha dichiarato Roberta Piacentini, delegata del sindaco di Tivoli: “Ci chiediamo come mai sul territorio continuano ad esserci animali vaganti liberi di riprodursi, avendo naturalmente le strutture convenzionate sempre sature. Le adozioni inoltre sono opera di volontari che spesso con difficoltà riescono a far uscire povere anime da strutture sempre piene di “clienti” pagati dalla collettività. Se sul territorio nascono randagi tutta questa prevenzione non è ancora a pieno regime. Il randagismo si sconfigge con l’intelligenza, occorrono atti di coraggio che ad oggi non abbiamo mai avuto sul territorio, si sceglie di non realizzare il cane libero accudito poi si lasciano sin giro cani soli che si riproducono ogni 6 mesi. La sterilizzazione è spesso un tabù, e i controlli sono assenti.”
A seguito di segnalazioni di cani randagi provenienti dai Comuni, forze dell’ordine e cittadini, i veterinari del dipartimento di Prevenzione intervengono per una prima valutazione sanitaria. Successivamente il cane viene raccolto dagli operatori specializzati di una ditta a convenzione con la Asl che provvedono a trasferirlo presso uno dei canili sanitari indicati dai comuni per la stabilizzazione ed eventuali interventi sanitari sull’animale. Per venire incontro a queste esigenze è attivo un servizio di pronta disponibilità notturna e nei giorni festivi.
Vera MORETTI
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