Erano stati citati in giudizio dai vicini di casa ma il giudice ha dato loro ragione. Ed ora due cani, un bracco ed un pastore tedesco, che erano stati denunciati a causa del loro abbaiare troppo prolungato, potranno latrare quanto vogliono senza temere di finire in tribunale.
E’ accaduto a Lanciano, in provincia di Chieti, dove però le accuse dei vicini, forse esasperati dai due cani, sono state rispedite al mittente, perché, così ha detto il giudice “i cani possono abbaiare se stanno difendendo la proprietà e quindi svolgono attività di sorveglianza”.
Si tratta sicuramente di una sentenza importante, che segna una svolta a favore di Fido e Company, perché non solo va incontro alla loro natura, ma la tutela a livello legale.
Se, dunque, questa è da ritenersi una vittoria epocale, è anche vero che i padroni di cani non devono approfittarne ed evitare il più possibile che i loro amati animali domestici disturbino il vicinato con il loro abbaiare.
Nel caso in cui il cane viene lasciato solo tante ore, infatti, abbaia per tristezza e per solitudine, dunque i suoi padroni dovrebbero cercare di lasciarlo solo il meno possibile e, al loro ritorno, giocare con lui e portarlo a fare una passeggiata distensiva.
Se, al contrario, non si riesce a trovare alcun espediente, è bene rivolgersi ad un educatore cinofilo, che potrà dare utili consigli ai padroni e tamponare un problema che, alla lunga, potrebbe davvero mettere a repentaglio i rapporti di buon vicinato.
Occorre, infatti, ricordare, che anche la sentenza di Lanciano ha ammesso che l’abbaio del cane non deve superare certi livelli di tollerabilità. Insomma, mai approfittarne, perché in questo caso si farebbe il male di tutti, animale compreso.
Vera MORETTI
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