Nessun divieto per gli animali domestici in condominio. Finalmente, dunque, non ci saranno restrizioni per chi vorrà abitare con un cane, un gatto, o tutti e due.
Se, quindi, in qualche regolamento condominiale dovesse esserci qualche aggiunta che riguarda gli animali domestici, non è da ritenersi valida, come è stato ulteriormente confermato da una sentenza recente del tribunale di Cagliari.
Prima della riforma del 2012 si riteneva che tale divieto potesse essere contenuto soltanto in un regolamento cosiddetto contrattuale, ossia originariamente predisposto dal costruttore dell’edificio e accettato nei vari atti di acquisto o, comunque, accettato espressamente da tutti i comproprietari, in quanto una tale limitazione delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei singoli condomini non avrebbe potuto essere introdotta dalla semplice maggioranza di essi.
Su questa posizione si era attestata anche la giurisprudenza, sia di merito che di legittimità, evidenziando la conseguente invalidità di simili divieti contenuti in regolamenti cosiddetti assembleari, ossia approvati dai condomini a maggioranza nel corso delle periodiche riunioni condominiali.
Ciò esulava dall’eventuale responsabilità del padrone per i danni procurati dall’animale nei confronti di altri condomini, sia in termini di disturbo della quiete sia per questioni igieniche.
Vera MORETTI
Tag: animali domestici, cani, gatti, condomini
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