In New Jersey è appena stata approvata una proposta di legge che prevede un obbligo, da parte dei negozi di animali aperti dopo il 12 gennaio 2016, di vendere solo cani e gatti provenienti da rifugi o associazioni animaliste.
Si tratta di una scelta sicuramente drastica, ma a quanto pare necessaria per combattere il business delle fattorie dei cuccioli di quattro zampe.
Secondo Humane Society, infatti, ci sarebbe uno sfruttamento intensivo delle fattrici, costrette a riprodursi più volte all’anno per dare alla luce più di 2,4 milioni di cagnolini all’anno, ma di queste solo 3.000 sono regolate dal Dipartimento Statunitense dell’Agricoltura.
E questo provoca, ovviamente una miriade di cani abbandonati, che raggiungono quota 3,9 milioni che entrano nei rifugi e 1,2 milioni sottoposti ogni anno ad eutanasia.
Raymond Lesniak, senatore che ha introdotto la proposta di legge, ha dichiarato: “Le fattorie dei cuccioli ormai sono note per mettere i profitti davanti a trattamenti rispettosi nei confronti di cani e gatti. I loro allevamenti di massa hanno creato animali con problemi di salute e comportamentali”.
Vera MORETTI
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