Certe notizie, che vorremmo davvero non riportare più, in realtà non smettono mai di popolare le pagine di cronaca dei quotidiani. E le vittime sono cani innocenti, sfruttati per ricavare guadagno a discapito della loro salute.
Il commercio di cuccioli di razza, per mano di persone senza scrupoli, continua, partendo dai Paesi dell’Est per approdare in Italia e proseguire fino a Francia e Spagna, dove ad attenderli ci sono altri complici pronti per vendere gli esemplari a padroni ignari e mossi solo dal desiderio di possedere un cane di razza.
L’ultimo in ordine di tempo riguarda un carico di 121 cuccioli di cane, alcuni dei quali avevano appena 20 giorni, trasportati da un furgone proveniente dalla Slovenia e scoperto a Dolo, in provincia di Venezia, fermato dalla polstrada di Mestre perché illegale.
La segnalazione è avvenuta grazie agli attivisti di Eital, Ente italiano tutela animali e legalità, con sede a Bologna, che da tempo combatte il traffico illegale di cuccioli dall’est Europa.
Le bestiole, di una ventina di razze diverse, tra cui maltesi, chihuahua, bouledogue francesi e inglesi, yorkshire, volpini, spitz, sarebbero finite probabilmente in vendita in Francia e Spagna.
Ovviamente è partita subito la denuncia, sia per maltrattamento di animali sia per false certificazioni. Due cagnolini, inoltre, sono stati portati urgentemente in una clinica a causa delle loro precarie condizioni di salute, mentre gli altri sono stati affidati alle cure di un istituto veterinario di Reggio Emilia.
Vera MORETTI
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