In questo periodo, e capiterà sempre più spesso fino all’estate, accade più frequentemente di imbattersi in cani randagi, o in cucciolate abbandonate, che, se non soccorsi, potrebbero rischiare la vita.
Ma, quando succede, come bisogna comportarsi se si trova un animale abbandonato?
Prima di tutto, è molto importante capire se si tratta davvero di cani senza padrone, per non appropriarsi di un animale che, in realtà, il suo proprietario ce l’ha. Ma non è così difficile, perché un cane smarrito ha un comportamento riconoscibile, a cominciare dall’aria spaesata, che lo porta a muoversi in modo confuso, senza una meta né una direzione, e tende a seguire i passanti, sperando magari che lo aiutino.
Occorre comunque agire con prudenza, evitando di alzare la voce e di agitarsi, per non spaventarlo e quindi indurlo a scappare invece che ad avvicinarsi.
Prima di tutto occorre controllare i suoi spostamenti e conquistare la sua fiducia, chiamandoli restando sempre accucciati e senza sovrastarli.
La pazienza è basilare, poiché non si farò avvicinare subito ma, anzi, ci vorrà un po’ di tempo. offrire del cibo potrebbe essere la mossa vincente per accelerare i tempi.
Riuscito l’approccio, bisogna verificare se il cane possiede un collare con medaglietta, o se ha un tatuaggio nell’orecchio o nell’interno coscia. Si tratta di un’operazione delicata, che va fatta sempre pensando alla propria incolumità. Buona norma potrebbe essere quella di chiedere nelle case vicine, per verificare che non sia scappato.
Una volta fatto tutto questo, si procede contattando i vigili urbani o le guardie zoofile, e non il canile comunale, poiché i suoi addetti possono intervenire solo se chiamati dall’autorità competente.
Se però l’animale è ferito, si deve contattare la Asl per reperire il veterinario di zona.
In casi particolari, per soccorsi su tetti, alberi o cunicoli, si chiamano i vigili del fuoco.
Vera MORETTI
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