Se c’era qualche dubbio, ormai anche quello è destinato a dissolversi: i cani, tutti, discendono dal lupo, da quando, 15mila anni fa le popolazioni di lupi sono state addomesticate quasi contemporaneamente, nell’Eurasia dell’Est e dell’Ovest, per poi mescolarsi a seguito delle migrazioni umane.
Ad effettuare questo studio, e a presentarne il risultato finale, sono biologi inglesi, irlandesi e francesi che hanno appena pubblicato sulla rivista Science gli esiti di una ricerca genetica approfondita sui cani.
Sono stati effettuati prelievi di Dna su almeno 650 cani selvatici trovati in Eurasia, coste del Pacifico, Atlantico, Papuasia, Nuova Guinea e Groenlandia. Gli studiosi hanno analizzato anche il Dna prelevato da uno scheletro di cane vecchio di 4.800 anni, scoperto in Irlanda, ed anche il Dna di 17 lupi.
Lo studio mostra chiaramente un gradiente genetico dei genomi dei cani da Est verso l’Ovest dall’Eurasia. Questo suggerisce che dei lupi siano stati addomesticati indipendentemente sia a Ovest che e a Est nello stesso tempo. Un’altra conclusione ugualmente scritta nel Dna di questi animali è che i dati suggeriscono che una parte dei cani dell’Asia ha raggiunto, al di là delle migrazioni dell’uomo, l’Ovest dell’Eurasia nella IV e V era millenaria. Si sono così mescolati e hanno finito per dare vita ai primi esemplari di cane. La loro diversità morfologica è stata rafforzata dalle selezioni operate dall’uomo nel tempo.
Cercando di rispondere ad un’altra domanda, ovvero perché il cane è stato il primo animale ad essere addomesticato, la spiegazione è stata trovata piuttosto facilmente: motivo principale è la sintonia con l’uomo. Entrambi sono stati avvantaggiati dalla necessità e dal gusto per la caccia, ben presenti in entrambi, ma anche da un bisogno reciproco di conforto e sicurezza, da sempre alla base della relazione cane-padrone.
Vera MORETTI
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