È successo a Valdagno, in provincia di Vicenza, dove il Comune stesso è stato trascinato in tribunale da Aldo Ronconi proprietario multato perché il suo cane abbaia troppo e disturba il vicinato.
I numeri della vicenda.
In realtà i cani attori della vicenda sono quattro cani di razza setter che il proprietario da otto anni tiene in casa di una zia. E tre le multe staccate dal consorzio di polizia locale di “Valle Agno” per l’abbaiare dei quattro zampe.
Ricorso in tribunale, trascinando con sé il Comune, perché riteneva ingiuste le tre multe, Aldo Ronconi il proprietario dei quattro setter, ha trovato un giudice che gli ha dato torto condannandolo a pagare le tre multe e le spese processuali per un totale di quasi 1.000 euro.
Oltre il danno la beffa, come ritenuto da Aldo Ronconi che, per il comune della Valle dell’Agno, si è reso colpevole di avere infranto il regolamento di tutela del decoro urbano con ci suoi cani troppo chiassosi e sempre pronti ad abbaiare disturbando il vicinato.
Ricorrendo al tribunale il proprietario dei setter riteneva di poter contare sul cumulo, valutando di dover ricevere una sola multa con la motivazione che il cane è paragonabile ad un antifurto vivente. Ma la sua tesi non ha retto ed è stata smontata dal tribunale sulla base dei verbali delle multe, emesse dopo numerose segnalazioni da parte del vicinato, e ritenute prove certe di colpevolezza.
La polizia locale ha semplicemente applicato il regolamento in vigore. Il colpevole invece nulla ha fatto dopo la prima sanzione. Avrebbe potuto e dovuto adottare qualche accorgimento per evitare il continuo abbaio ma nulla è stato fatto e pertanto la sanzione si è ripetuta.
Aldo Ronconi è stato condannato a pagare una pena pecuniaria di 985 euro: le tre multe da 138€ più le 571€ di spese legali e processuali. E, per evitare una quarta sanzione, ha finalmente installato sulla recinzione della casa una rete di protezione per impedire che i cani possano vedere i passanti in strada e quindi essere stimolati ad abbaiare.
Rosanna Capano
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata