Più che un allevamento, era un lager, dove i cani venivano tenuti in condizioni disumane, tra immondizia e denutrizione.
Il ritrovamento è stato fatto a Volpago, in provincia di Treviso, e subito è scattata la denuncia per il presunto allevatore.
I cani presenti erano 44, cuccioli di diverse razze costretti per mesi a vivere in situazioni disagiate, finché non sono stati liberati dalle guardie zoofile dell’Oipa di Treviso.
Tutti di età compresa tra i 5 mesi e un anno, gli esemplari del sedicente allevamento erano destinati alla vendita online, anche perché, chiunque fosse andato di persona all’allevamento, si sarebbe reso subito conto delle condizioni del luogo e degli animali, spesso costretti a giacere in mezzo alle loro feci.
I piccoli, appartenenti a varie razze tra cui setter inglese, cocker, carlino, barboncino, maltese, chihuahua, golden retriever, collie e yorkshire, erano tenuti dentro piccoli box costruiti al piano terra dell’allevamento e divisi tra loro con reti elettrosaldate.
Altri cuccioli sono stati trovati anche al piano superiore dove si accede solo tramite una scala a pioli, mentre altri erano stipati in una struttura realizzata per il ricovero dei tori dove dividevano lo spazio con tre vitelli e un manzo.
Sul sito internet, ovviamente, tutto ciò non compariva ma, anzi, i cani venivano presentati come esemplari pregiati, in perfetta salute e curatissimi. Ma tutto ciò è molto lontano dalla realtà, poiché lo stato di denutrizione, una volta scoperto il fatto, era evidente per tutti gli animali presenti.
L’allevatore è stato scoperto grazie ad un acquirente che, recatosi sul posto e resosi conto della drammatica situazione dell’allevamento, ha subito allertato le guardie zoofile, che hanno quindi fatto irruzione e trovato ciò che non avrebbero mai voluto vedere.
Questo hanno detto le animaliste: “I cani erano pieni di feci e urina, tanto da rendere l’aria irrespirabile. Un cucciolo di jack russel era rinchiuso da solo al buio in un box per auto trasformato in discarica mentre i pochi esemplari anziani erano abbandonati a loro stessi, non curati in quanto inutili per la riproduzione, in attesa che morissero di stenti”.
Oltre alle forze dell’ordine, sono accorsi sul posto anche un medico veterinario della Asl che, visitando i cani, li ha trovati, oltre che denutriti, anche pieni di parassiti e affetti da dermatiti.
Allertato anche il Corpo Forestale, poiché nell’allevamento sono stati trovati anche numerosi volatili, tra cui alcuni cardellini, chiusi in una stanza.
Vera MORETTI
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