Quando una coppia si separa, oltre al grande dolore per la fine di una relazione, occorre fronteggiare questioni spinose e burocratiche insidiose, soprattutto in presenza di figli, che a quel punto verranno affidati o alla madre o al padre.
E se, in mezzo alla coppia, c’è un animale?
Nel nostro ordinamento non esiste una norma di riferimento che disciplini l’affidamento di un animale domestico in caso di separazione, ma, quando accade, è possibile proporre, come per i figli minorenni, l’affido condiviso.
E’ quanto accaduto al Tribunale di Roma, con una decisione innovativa che ha visto il cagnolino Spot al centro di una contesa, risolta, appunto, con l’affido condiviso.
Il cane, dunque, vivrà sei mesi con lui e sei mesi con lei, “con facoltà per la parte che nei sei mesi non lo avrà con sé, di vederlo e tenerlo due giorni la settimana, anche continuativi, notte compresa”.
I primi sei mesi toccheranno alla ex, che per tre anni non aveva potuto rivedere il suo amato cane e per questo motivo era partita una citazione in tribunale. Ora l’ex compagno è stato condannato a pagare tutte le spese della causa, per aver privato la ex di “un affetto fortemente percepito e privandone lo stesso cane”.
Vera MORETTI
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