Continua il percorso con Rosanna Capano, educatrice cinofila certificata ThinkDog / Associata FICSS e cofondatrice del sito BauWow.it, per conoscere la comunicazione del cane.
Continuando il viaggio nella comunicazione del cane, non possiamo fare a meno di cimentarci nella comunicazione vocale caratterizzata da un’ampissima gamma di suoni. Tra questi, l’ abbaio è il più conosciuto ma non è l’unico.
L’ abbaio
È il suono più comune, parte essenziale e caratterizzante del nostro fedele amico. Nonostante sia un comportamento da sempre oggetto di studi per cercare di decodificarlo, di certo si può dire che la sua funzione principale sia quella di attirare l’attenzione.
Nell’ abbaio possono essere trasmesse diverse tipologie di messaggio, con la semplice modulazione della tonalità, della durata (intensità) e della frequenza: calibrando tali elementi, il cane ha la possibilità di esprimere stati emotivi diversi e quindi diverse intenzioni, esattamente come noi.
Non è semplice stabilire un’interpretazione simultanea dell’abbaio, è però possibile identificarne alcune tipologie: dal’ abbaio di richiesta a quello di avviso, da quello di difesa a quello di eccitazione o da stress.
Can che abbaia, ma non solo…
Oltre l’ abbaio, esiste un’ampia gamma di suoni che il cane emette per comunicare. La conoscenza dei più importanti di questi aiuta a capire meglio il messaggio che viene inviato.
Una breve panoramica di questi suoni non può che cominciare con il ringhio, ovvero “Smettila!”. È il modo con cui il cane ci avvisa che ciò che stiamo facendo non è per nulla gradito, e in questo modo ci raccomanda caldamente di cambiare i nostri propositi. Troppe volte questa importante comunicazione viene inibita, quando invece è un suono, e quindi un comportamento, da preservare perché fornisce importanti indicazioni e suggerimenti su quali azioni dovremmo intraprendere.
Continuando l’analisi degli “altri suoni” usati dal cane, è inevitabile non parlare dell’ululato: interpretabile come “Io sono qui”, è una bellissima comunicazione sociale che consiglio di condividere con il proprio cane. E ancora l’uggiolio, il guaito o il sospiro.
Andare oltre il fastidio
L’ abbaio è troppo spesso percepito da noi umani come fonte di disagio, ci si preoccupa di eliminarlo mettendo in atto strategie, spesso a dir poco inappropriate, anziché domandarsi quale sia il disagio o l’emozione alla base del comportamento. L’ abbaio è un mezzo di comunicazione e una relazione non può prescindere dalla comunicazione.
Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione. (Zygmunt Bauman)
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