Socializzazione e socievolezza sono due termini da non confondere, la socializzazione indica la capacità nel cane ad incontrare e conoscere in modo equilibrato, pacifico e competente, i suoi simili riconoscendoli come conspecifici; la socievolezza è la disponibilità, ovvero la naturale predisposizione del cane, a nuovi incontri.
La socievolezza è misura del piacere nell’interazione, è una caratteristica individuale che dipende dal carattere del cane dalle sue emozioni. Le esperienze di vita possono aiutare ad una migliore gestione delle relazioni con l’altro individuo, ma di fatto se il nostro cane è un tipo poco socievole sarebbe assurdo pensare di poterlo cambiare.
Nella vita quotidiana, l’incontro con gli altri cani rappresenta la cartina tornasole di quanto le caratteristiche di socievolezza e socializzazione siano proprie del nostro fido compagno, e ci forniscono anche il feedback di quanto la nostra relazione sia equilibrata e rispettosa delle esigenze reciproche.
Se nell’incontro con altri cani, il nostro comincia ad abbaiare, tirare, a mostrarsi insofferente, questo è un chiaro indice di quanto il nostro fedele amico non si trovi a suo agio nell’esperienza che sta vivendo e noi, se teniamo alla nostra relazione, dovremmo impegnarci nell’acquisire gli strumenti utili supporto al nostro cane perché l’esperienza sia, nonostante tutto, tollerabile e costruttiva.
Ad una situazione come quella descritta si reagisce, purtroppo ancora con troppa frequenza, limitando le uscite, accorciando il guinzaglio, rimproverando in vari modi il cane fino ad usare strumenti coercitivi. In questo modo il risultato ottenuto concorrerà a rafforzare nel nostro cane l’idea che i suoi simili sono qualcosa di cui aver timore e che il suo comportamento “aggressivo” è adeguato alla situazione, andando così ad accentuare e amplificare la sua naturale diffidenza.
Diventa quindi fondamentale adoperarsi, fin dai primi momenti di convivenza con il cane, affinché gli incontri con i suoi simili siano un momento di crescita. Sarà indispensabile quindi favorire le esperienze che permettono il realizzarsi della socializzazione primaria (la socializzazione con gli altri cani), esperienze che favoriscano il processo di appartenenza, un meccanismo che permette al cane di riconoscersi con i suoi simili sia dal punto di vista morfologico che caratteriale (modalità comunicative e di interazioni).
Le esperienze di socializzazione, da effettuare con altri cani competenti che sappiano comunicare e leggere le caratteristiche emozionali dell’individuo che hanno di fronte, saranno pertanto fondamentali già nei primi mesi di vita e dovranno proseguire per tutta la vita del cane perché tali esperienze educheranno e alleneranno, noi e il nostro cane, a conoscere il linguaggio “canino” e ad andare d’accordo con i suoi simili.
Nel percorsi di vita insieme al nostro amato compagno quadrupede sarà fondamentale per noi tenere sempre in considerazione che la motivazione alla socializzazione dipende sempre dal carattere del cane e non dalla capacità, per noi, di controllare i suoi comportamenti.
Rosanna Capano
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