Se qualcuno si chiede ancora a cosa serve, ai cani, la loro coda, è bene che sappia che si tratta non di un accessorio ma di una parte del corpo molto importante, della quale non possono fare a meno.
Quando corrono, ad esempio, la coda funge da timone, per aiutarli a mantenere l’equilibrio e la velocità. Infatti, se un cane ha bisogno di rallentare, posiziona la coda in su, mentre se deve accelerare, o saltare, la abbassa.
Per chi non l’avesse notato, si capisce chiaramente quando un cane deve saltare un ostacolo: per la salita abbassa la coda e per la discesa la alza. E questo comportamento, poi si amplifica quando, in gara di agility, non si dispone ne di tempo ne tanto meno di spazi ampi.
Vediamo alcune pratiche che riguardano i cani e la loro coda:
- I cani non scuotono mai la coda quando sono soli, nemmeno in presenza di una succulenta bistecca o del loro giocattolo preferito. Lo scodinzolio è un comportamento esibito esclusivamente in presenza di simili o di umani.
- Ogni direzione che lo scodinzolio assume è disciplinata dal proprio dell’emisfero cerebrale. Che essa tenda più a sinistra o a destra, dipende in gran parte dal suo umore e quindi solitamente, dalla parte del cervello dominante. In concreto, generalmente lo scodinzolare verso destra comunica felicità, quello verso sinistra, al contrario, indica paura e ansia.
- I cani possono comunicare sino a 45 sensazioni o stati d’animo muovendo semplicemente la coda
- Quello di agitare la coda non è un istinto dalla nascita ma un’abilità che si acquisisce. I cuccioli cominciano a farlo solo quando sono pronti ad iniziare a comunicare e i primi con cui si “esercitano” sono la mamma e i fratelli.
- La coda è indispensabile quando si nuota. Alcuni cani sono in grado di utilizzare le loro code per navigare in acqua, specie i Labrador e i Golden Retrievers tendono ad essere particolarmente bravi nel farlo.
- La coda è un’estensione della colonna vertebrale. E ‘molto più flessibile e ha una propria serie di muscoli, ancore e dischi. La coda è anche più esposta ed attiva rispetto alla spina dorsale, quindi c’è una maggiore possibilità di lesioni.
Vera MORETTI
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