Continua il percorso con Rosanna Capano, educatrice cinofila certificata ThinkDog / Associata FICSS e cofondatrice del sito BauWow.it, sulla corretta introduzione di un nuovo cane nella nostra famiglia. Oggi parliamo del guinzaglio.
Il guinzaglio è come un cordone ombelicale, è una connessione diretta e potente tra le due menti: quella del cane e dell’umano che lo accompagna, un canale preferenziale del passaggio delle emozioni.
Il guinzaglio è un importante strumento di comunicazione: trasmette allerta nei confronti di una situazione che si sta svolgendo quando è teso, mentre infonde tranquillità quando è morbido.
Troppo spesso la passeggiata al guinzaglio viene sottovalutata e portiamo fuori il cane con l’unico intento di fargli fare i “bisogni”, scordando che per il cane ogni uscita è esperienza del mondo: ci ritroviamo a trascinarlo da un lembo all’altro delle piccole aiuole cittadine, pensando alle nostre mille cose da fare e magari, approfittando di questo momento preziosissimo per la costruzione della relazione con lui, per chiamare il caro amico che non sentiamo da tempo.
Il guinzaglio è la cartina di tornasole dello stato della nostra relazione. Un cane tira il guinzaglio per diversi motivi: perché ha riconosciuto la strada e vuole arrivare a destinazione, perché vuole uscire da una situazione fastidiosa – magari quel tratto di strada è rumoroso o troppo affollato – o più semplicemente le uscite giornaliere non sono sufficienti, sono inferiori a tre o addirittura relegate al solo fine settimana, o troppo brevi, durano sempre e solo il tempo per fare cacca e pipì e non offrono la possibilità di annusare il territorio e prendere o dare informazioni.
Camminare senza tirare al guinzaglio è come preparare un dolce squisito, tutto dipende dalla nostra attenzione nel dosare e combinare insieme gli ingredienti giusti: Relazione, Comunicazione, Motivazioni del Cane e la giusta strumentazione. Il guinzaglio lungo da 3 metri, accorciabile alla lunghezza imposta dalla legge per i tratti in città (non il flexi e non i guinzagli con catena o anelli) e prevalentemente una pettorina (non il collare a strangolo) rappresentano un buon inizio.
La passeggiata al guinzaglio è il momento che il nostro cane aspetta con grande trepidazione: potrà finalmente prendere e lasciare informazioni. È il momento in cui anche lui potrà accedere al ‘facebook’ canino e aggiornarsi su cosa è successo in sua assenza, lasciando a sua volta preziosissimi post.
Quindi lasciamo la fretta, il cellulare e i nostri mille pensieri a casa e usciamo per una bella passeggiata solo noi insieme al nostro amico (senza scordare sacchetti e museruola, però).
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