Osservando cani e proprietari si può notare come alcuni cani abbiano imparato ad ignorare alcuni nostri segnali del corpo convogliando la loro attenzione principalmente sulla voce, mentre altri prestano più attenzione ai nostri segni: gesti e posture.
Conoscendo e osservando attentamente molte famiglie, l’elemento sconcertante che ne deriva è che non solo il proprietario, ovvero colui che è diretto responsabile del cane, invia segnali contraddittori per comunicare la stessa informazione ma, molto spesso ogni componente della famiglia compie movimenti molto diversi per esprimere al cane lo stesso messaggio. Provare per credere: se ci facessimo riprendere da una video camera potremmo verificare in prima persona la veridicità dell’osservazione sopra riportata.
Il comportamento degli esseri umani è talvolta molto difficile da modificare, noi uomini non possiamo sapere in che modo i nostri cani interpreteranno i segnali che inviamo e anche quando siamo centrati su cosa stiamo facendo con il nostro corpo, la nostra consapevolezza è comunque filtrata dal nostro modo di sentire e percepire, umano e non canino.
I nosrtri cani sono “sintonizzati” sul nostro corpo, noi pensiamo alle parole da dire mentre i cani ci osservano i attesa di un segnale significativo.
A noi umani manca la sensibilità verso ogni più piccolo movimento. Cani e umani prestano immediata attenzione ai segnali visivi inviati da un membro della stessa specie, mentre maggiore energia è richiesta all’interpretazione di segnali inviati da un membro di una specie diversa. Se poi l’emissione di tali segnali è del tutto confusionaria, come nel nostro caso, il quantitativo di energia impiegata da chi ci osserva aumenta notevolmente.
Prestando attenzione al modo in cui ci muoviamo troveremo il modo di inviare segnali visivi chiari e coerenti. Porre attenzione a come noi ci muoviamo e a come i cani rispondono ai nostri movimenti torna a nostro vantaggio perché volenti o no, consapevoli o meno, noi comunichiamo con il nostro corpo e sarebbe bene aver sempre presente ciò che intendiamo dire.
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata