Prima o poi tutti ci imbattiamo nel dire o sentir dire “amo i cani perché solo loro sanno amare di un amore incodizionato…” anche se ad osservare bene le loro espressioni, palesemente chiare nel dichiarare le loro vere intenzioni, tale affermazione si rivela molto spesso una grandissima “bufala” ovvero un diffusissimo luogo comune che in molte occasioni è del tutto errato.
La diffusione del concetto dell’amore incondizionato del cane, deve la sua origine alle nostre lacune nella lettura delle comunicazioni non verbali del cane.
Per renderci conto di questo basterebbe farci filmare nel momento in cui un cane, magari anche il nostro, particolarmente motivato nel gioco del lancio della palla o di altri oggetti (un legnetto per esempio) si avvicina riportandoci la palla. Chiunque di noi si sia ritrovato in questa situazione, avrà di certo lodato il cane che riporta l’oggetto e, poiché siamo umani, le nostre lodi non si saranno fermate alle sole parole ma, quasi sicuramente avremo accarezzato il cane in lungo e in largo.
Se ci fermassimo ad osservare il cane e quel che fa con il suo muso (testa, occhi) vedremo che i suoi segnali dicono chiaramente solo una cosa: “vuoi lanciare quella palla!”. Tali segnali evidenti, ma che non troppo spesso noi ignoriamo, sono rappresentati da socchiudere gli occhi, girare la testa di lato, fissare la palla…sono segni che in quel momento il cane, che magari ama anche le coccole, usa per dirci che vorrebbe solamente continuare a giocare.
I cani infatti sono perfettamente consapevoli che c’è un tempo per ogni cosa, cosa che noi dimentichiamo quando siamo in presenza di un pelosetto perché convinti che il più grande desiderio del cane sia ricevere coccole e carezze.
Capacità di osservazione e comportamento del cane sono strettamente connesse e anche i suoi più piccoli movimenti in risposta alle nostre azioni devono essere presi in considerazione ed analizzati, osservare con attenzione e mente critica, libera cioè da preconcetti aiuteranno alla corretta interpretazione del pensiero animali.
L’etologia ha l’intento di comprendere il comportamento animale come il risultato dell’interazione tra genetica, evoluzione, apprendimento e ambiente. E pur elaborando i dati con strumenti sofisticati, la base di partenza è osservare in maniera chiara e specifica, vale a dire che nell’osservare il movimento di un cane registreremo quello che fa e come lo fa, pertanto la nostra osservazione non sarà “il mio cane cammina” ma “il mio cane cammina lentamente, compiendo un passo al secondo, la sua testa è bassa, le sue orecchie morbide sulla testa, il suo respiro è regolare…lo sguardo apparentemente rivolto altrove…”.
Si tratta di cogliere una serie di dettagli solo apparentemente insignificanti ma densi di indicazioni, sarà questo il giusto approccio mentale che aiuterà il nostro cane a sentirsi compreso.
E adesso non rimane altro che provare in prima persona: buono allenamento.
© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata