Il cane è un animale intelligente, per questo educatore relazionale significa affrontare il “problema” o l’anomalia comportamentale che riguarda il cane e il suo gruppo familiare reperendo innanzitutto più informazioni possibili che diano un quadro completo sulla storia individuale del cane e sulla relazione esistente con la sua famiglia di adozione.
Ambiente e genetica (da selezione naturale o antropica per le svariate razze canine) determinano il carattere e quindi il comportamento del cane.
Nel nostro ambiente, fortemente modificato dalle nostre attività umane il cane, non è purtroppo autosufficiente o in grado di occuparsi di noi (fatta eccezione per i cani di strada). In un bosco non avrei alcuna remora ad affidarmi ciecamente al mio cane, la sua vista, il suo olfatto la sua modalità di percezione del mondo sono sicuramente più adatte ad un ambiente naturale. La città è il nostro ambiente: scale mobili, ascensori, automobili, strade …sono ostacoli per il cane che con l’esperienza impara a conoscere e a gestire ma che non rappresenteranno mail il suo ambiente ideale.
Per questo, l’educatore che imposta il suo lavoro di consulenza sulla relazione, stabilirà il “programma educativo” partendo proprio dalla gestione del cane e dalla relazione: conoscenza, soddisfazione dei bisogni e relazione.
L’educazione non ha, e non dovrebbe avere, come scopo l’obbedienza ma rappresenta un percorso necessario per inserirsi nel mondo (nel nostro mondo), l’educazione ha l’obiettivo di stimolare e ampliare le capacità cognitive e quindi le abilità comportamentali.
Educare vuol dire non preoccuparsi di mettersi in gioco e prendersi il tempo per fare esperienze insieme al proprio cane, scoprire quanto è in grado di fare, permettergli di sperimentare in libertà senza incombere sempre e comunque con le nostre direttive.
L’educatore che lavora sulla relazione saprà far nascere l’esigenza di trascorrere tempo di qualità con il proprio cane, spezzare la routine quotidiana che se ripetuta per troppo tempo senza variazione trasforma un individuo dalle prestazioni percettive sensazionali in un essere reattivo e per nulla riflessivo.
L’educatore relazionale ha come scopo fornire e far scoprire ed emergere gli strumenti per costruire una soddisfacente relazione, comprenderà pienamente lo sgomento che gli racconterete descrivendogli la casa a soqquadro e le difficoltà nell’incontro con gli altri cani ma sorriderà, e vi porterà a farlo insieme a lui quando, progredendo nel viaggio relazionale, gli racconterete dell’ultima ciabatta distrutta o di come è riuscito a “scipparvi” la pizza dal piatto.
© 2018, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata