Un’immagine classica, quella del cane che salta addosso al padrone che torna a casa dopo aver passato del tempo lontano, o semplicemente dopo una giornata di lavoro più lunga del solito.
Un atteggiamento quindi normale, che aiuta a capire quali sentimenti profondi animano il nostro amico quattro zampe, e che è insito in loro fin da quando erano cuccioli, quando cioè si rifugiavano in braccio a noi in cerca di conforto o per attirare l’attenzione sulle loro necessità.
Ma quando si cresce, e la stazza impedisce di stare in braccio, ecco che il cane cerca altri modi per stare addosso al suo padrone, e saltare fino a raggiungerlo, fino a guardarlo negli occhi, per lui è la soluzione migliore, quella più immediata e semplice da seguire.
Ma questo comportamento, in realtà, potrebbe celare anche altri significati. Saltare addosso è anche una via di fuga, per scaricare lo stress sulla persona alla quale ci si affida e di cui ci si fida ciecamente.
Può avere anche un significato conflittuale? Certo che sì, poiché potrebbe rappresentare lo scontro in atto a livello psicologico e il conseguente stato di stress vissuto dall’animale in quel momento.
Cosa fare per rassicurarlo? Generalmente, si consiglia di mantenere la calma, salutare il cane vocalmente, senza contatto fisico, e procedere alle consuete abitudini domestiche. In questo modo, non si enfatizza il comportamento dell’animale, che dunque dovrebbe riuscire a calmarsi da solo. E quando lui è tranquillo nella sua cuccia o ci segue docile per casa, allora si può accarezzarlo e coccolarlo, per rinforzare il suo stato di calma.
Se, invece, nonostante tutto, dovesse provare nuovamente a saltare addosso, meglio schivarlo, per impedirglielo. Appena il cane andrà a vuoto e appoggerà le quattro zampe a terra, ecco che ci si complimenterà con lui con un semplice “bravo” usando un tono tranquillo.
Vera MORETTI
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