Continua il percorso con Rosanna Capano, educatrice cinofila certificata ThinkDog / Associata FICSS e cofondatrice del sito BauWow.it, sulla corretta introduzione di un nuovo cane nella nostra famiglia. Oggi parliamo di cani e stress.
Lo stress è con noi e non possiamo ignorarlo, la vita in città lontano dalla natura non stressa solo noi ma colpisce anche e soprattutto i nostri cani, i compagni con cui abbiamo scelto di condividere la vita.
Obblighiamo coloro che chiamiamo amici, a sopportare i rumori assordanti del traffico, a tollerare gli spazi esigui degli ambienti urbani irrispettosi delle necessità canine, li obblighiamo a ore di solitudine in casa e poi nelle rare passeggiate quotidiane, gli chiediamo di non tirare, di stare con noi al bar o ristorante, di essere socievole con tutti, dimenticando che anche loro come esseri viventi hanno il pieno diritto di avere preferenze. La vita con i nostri cani, molto spesso, è fatta di continue richieste da parte nostra che per loro sono uno stress.
Una domanda provocatoria: quanti dei nostri cani, se lasciati liberi di fare resterebbero con noi?
I cani colgono l’emotività della situazione che li circonda, tutto quello che succede passa sulla loro pelle, in molti casi soffrono delle stesse patologie dei loro proprietari, e questo la dice lunga sulle loro capacità di connettersi a noi, di mettersi nei nostri panni. E’ di fondamentale importanza riconoscere quanto stress riversiamo su di loro per evitare o recuperare una condizione di equilibrio psicofisico: una condizione di benessere per entrambi.
Lo stress può manifestarsi in ogni momento della vita di un cane, le esperienze stressanti e il modo di superarle sono soggettive: in una stessa situazione, molti cani possono reagire in modo chiaramente stressato mentre altri non ne risentono affatto.
Cosa fare?
Non esiste un protocollo, una procedura a cui attenersi per la cura dello stress, ma è possibile comunque estrapolare delle linee guida
Preoccupiamoci che in nostro cane abbia fasi di riposo durante la giornata, da godere senza che venga disturbato, ricordando che anche le nostre carezze, in alcune situazioni, possono essere elemento di disturbo.
E’ bello che il nostro cane possa accompagnarci dappertutto, ma andare in giro per negozi, o peggio ancora in un centro commerciale, non è la sua massima aspirazione.
Può tollerare di seguirci in città, di fermarsi con noi al bar e lo farà con il cuore più leggero se, con delle belle passeggiate, gli offriamo la possibilità di annusare, di fare il selvaggio; se andando per boschi (e ce ne sono anche in città) gli permettiamo di esplorare serenamente e in libertà, di confondersi con gli odori e con l’ambiente che lo circonda, se approfittiamo di queste esperienze per divertirci con lui e riusciamo a gioire sinceramente dei suoi comportamenti più veri e primordiali come il rotolarsi sul terreno o su delle fantastiche cacche di mucca.
Costruire con il nostro cane una relazione di fiducia sincera, rispettosa della sua diversità e stabilire con lui un rapporto paritario in cui il focus sia il benessere reciproco, rappresenta l’assicurazione per la stabilità della nostra vita insieme. E addio allo stress.
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