Negli ultimi anni è cambiato il modo con cui noi umani viviamo il rapporto con gli animali da compagnia, cani e gatti, considerandoli come “uno di famiglia”, anche se troppo spesso a questa considerazione non è associata una modifica culturale e si continua spesso ad ignorare e non rispettare le esigenze dei nostri compagni non umani.
Ancora troppo spesso considerati come figli o compagni, utilizzando con loro le stesse modalità comunicative valide tra gli umani, assegnando loro necessità tipicamente antropiche e negandogli il rispetto che compete ad un essere diverso da noi, che prova emozioni, ma percepisce il mondo in maniera nettamente diversa dalla nostra.
Non rispettando il cane come individuo unico e irripetibile si apre la strada a tutte le varie tipologie di antropomorfizzazioni. Dalle più palesi trasformazioni dei propri compagni a quattro zampe in cani umanizzati, vestendoli con abiti e accessori inopportuni e lesivi per la dignità del cane, alle beauty-farm specializzate, alla mania della dieta.
Ma la trappola dell’antropomorfismo si cela anche dietro alle più subdole e apparentemente innocenti pretese di avere un cane che non abbaia o che non annusi dappertutto, come negare ad una persona di parlare o di usare il suo senso dell’orientamento, oppure considerarlo come un robot pronto ad eseguire comandi e poi andare in stan-by una volta terminato
Tali anomalie relazionali si realizzano per un disequilibrio nella propria vita sociale ed affettiva dell’umano, sono numerosi gli individui che preferiscono istaurare rapporti esclusivi con i propri animali a causa di passate delusioni affettive, e che sono poi portati a non confrontarsi in modo equilibrato con il quotidiano e i propri simili.
Tutte le attenzioni sono riversate sull’amico a quattro zampe che, caricato da tante insane attenzioni, alla fine ne viene soffocato manifestando atteggiamenti insicuri.
Queste attenzioni non richieste rappresentano una grave mancanza di rispetto nei confronti del nostro compagno non umano, obbligandoli a situazioni di stress e di ambiguità relazionale ed affettiva.
Rosanna Capano
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata