I botti di fine anno sono una consuetudine, pittoresca e divertente pe molti umani ma decisamente stressante per molti cani e altri animali. Il turbamento deriva non solo dal rumore eccessivo anche dai bagliori luminosi dei giochi pirotecnici.
L’ansia vissuta da molti dei nostri cani si può manifestare con pianti e frenetici tentativi di trovare riparo alla disperata ricerca di un luogo sicuro dove proteggersi.
Ma appunto tale ansia non riguarda indistintamente tutti i cani, alcuni risultano estremamente terrorizzati, altri invece possono mostrarsi per nulla turbati dal frastuono e dal gioco di luci.
Da dove nasce la paura dei botti?
Innanzitutto i nostri cani sono dotati di un udito estremamente sensibile e rumori elevati per noi uomini diventano suoni insopportabili per loro. Ma per poter spiegare il diverso comportamento dei cani, da individui estremamente sensibili a altri quasi indifferenti, bisogna considerare altri fattori.
La paura dei botti potrebbe avere una componente genetica e quindi innata, anche se i cani sono da millenni addomesticati e nostri compagni, in alcuni potrebbero conservarsi elementi atavici derivati dalle loro origini primitive. Il rumore improvviso attiva il cervello nella produzione di alcuni ormoni che a loro volta innescano l produzione di ormoni – adrenalina – che predispongono all’azione (es la fuga) che gli permetta di mettersi in salvo davanti ad un pericolo non identificato.
Va comunque sottolineato come il livello di risposta dipenda anche dai livelli di abitudine e dalle esperienze nei primi anni di vita del cane. Anche se l’argomento è ancora argomento di dibattito tra i ricercatori, si può legittimamente ritenere che una madre ansiosa trasmetta ansia ai suoi cuccioli che per imitazione apprendono comportamenti apprensivi.
Un’eccessiva sensibilità ai botti di Capodanno potrebbe essere la conseguenza di una fobia indotta, ovvero un cane spaventato da piccolo da un rumore fortissimo potrebbe convivere con tale paura per il resto della sua vita.
Il modo più corretto per supportare il cane e aiutarlo a superare la notte più rumorosa dell’anno comprenderà il suo soggiorno in casa, per porlo al riparo da possibili fughe conseguenti allo spavento, la stanza più idonea sarà quella più riparata e meno esposta ai rumori (lontano dalla strada). La compagnia del proprietario sarà fondamentale, affrontare insieme il temuto nemico “rumore” potrebbe rappresentare l’arma vincente e sarà nostra premura agire in questa situazione come nella più normale quotidianità. E se il cane trova un nascondiglio sicuro bisognerà lasciarli lì.
Fondamentale sottolineare che per lavorare sulla paura dei rumori forti e dei botti di Capodanno non è sufficiente attivarsi solo nella settimana che precede il Capodanno, perché il cane si riferisca a noi e trovi in noi il supporto necessario per recuperare il coraggio e superare la paura bisognerà attivarsi per costruire con lui una relazione soddisfacente che tenga in considerazione l’individuo e tutte le sue peculiarità.
Il rispetto dimostrato al nostro cane sarà l’elemento chiave che ci renderà credibili e affidabili ai suoi occhi e quindi degni della sua fiducia.
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata